Una buona notizia per gli italiani alle prese con la fase economica legata al coronavirus. E’ pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il Dpcm che proroga dal 30 giugno al 20 luglio il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 delle imposte sui redditi e dell’Iva. Un rinvio che ha alleggerito il mese di giugno, che ha visto già il pagamento dell’Imu prevista per lo scorso 16 di giugno. Dopo lo slittamento dei versamenti Iva dello scorso marzo e della sospensione del pagamenti per l’occupazione di suolo pubblico, arriva una nuova boccata d’ossigeno per i cittadini. A riferire la notizia è stato il viceministro del’Economia, Antonio Misiani in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Inoltre, ai contribuenti viene data anche la possibilità di pagamento delle imposte oltre il 20 luglio, ma non oltre il 20 agosto. In questo caso, però, sarà necessario pagare una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
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Rinvio delle scadenze a luglio
Le opposizioni, intanto, chiedono al governo di rinviare al 30 settembre, o al 30 novembre o al 2021 direttamente. E’ il gioco dei ruoli che non si ferma neanche dinanzi ad una emergenza economica che ancora non si è quantificata del tutto. Tra boccate d’ossigeno del governo e quelle in ordine sparso degli enti locali e una parziale ripresa, la crisi economica non è ancora entrata nel vivo. L’economia stessa è ancora in evoluzione. Non si può ancora avere la percezione della ripresa e delle perdite che i settori dovranno affrontare. Il turismo, ad esempio, è un punto interrogativo in termini numerici.
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La circolazione dall’estero è ancora lenta. Del resto, anche gli italiani preferiranno restare in Italia. Questo dovrebbe equilibrare l’assenza di stranieri. Sono, però, sempre e soltanto ipotesi. Ad agosto inoltrato si avrà l’idea della situazione economica legata al turismo.