Lo schema era sempre lo stesso: viaggiare in compagnia di topi per poi liberarli nelle stanze d’albergo e lamentarsi. Accusato un uomo dello Utah
Cosa non si farebbe per non pagare un servizio di cui abbiamo effettivamente usufruito! Lo deve aver pensato un allegro 37enne dello Utah, Ryan Sentelle State, che utilizzava la scusa dei roditori magistralmente portati da lui negli hotel che visitava per non pagare la retta finale.
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Ryan usava uno schema ben progettato: allevava nella sua casa roditori e criceti e poi li liberava nella camera d’albergo verso la fine del suo soggiorno negli hotel per avere la scusa di non dover pagare. L’uomo, alla fine, è stato smascherato e anche il suo giochetto. Dalle indagini della polizia ha adottato questo sistema in tre alberghi dello Utah in cui vive, due dei quali gli avrebbero risarcito la permanenza con abbondanti scuse al seguito.
Il terzo albergo invece pare abbia intravisto qualcosa di sospetto e ha allertato la polizia che ha scoperto la truffa dopo aver controllato le telecamere interne alle camere e studiato i comportamenti dell’uomo.
Ryan, che potremmo rinominare il Geronimo Stilton delle cause perse, ora è indagato per truffa aggravata se condannato e dovrà risarcire i due alberghi che ha imbrogliato: a carico suo la disinfestazione degli ambienti e i danni d’immagine causati alle strutture.
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