Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
Said Mechaquat, accusato dell’omicidio di Stefano Leo, il ragazzo ucciso sul lungofiume dei Murazzi a Torino, è stato condannato a trent’anni di reclusione.
È stato condannato a trent’anni di reclusione Said Mechaquat, il 29enne accusato dell’omicidio di Stefano Leo, ucciso il 23 febbraio del 2019 sul lungofiume dei Murazzi a Torino. Mechaquat, processato nel capoluogo piemontese con rito abbreviato, si era consegnato alle forze dell’ordine dopo oltre 30 giorni dal delitto. Agli inquirenti aveva ammesso di aver ucciso Leo perché lo aveva visto felice aggiungendo di aver scelto a caso il 33enne biellese. Al termine dell’udienza, la madre della vittima ha commentato la decisione del giudice: “La giustizia ha fatto il suo corso“.
Leggi anche —> Omicidio Luca Sacchi: arriva la prima condanna
Il giudice del Tribunale di Torino Irene Gallesio ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Ciro Santoriello ed Enzo Bucarelli ed ha condannato a trent’anni di reclusione Said Mechaquat. Il cittadino marocchino è accusato dell’omicidio di Stefano Leo, il 33enne biellese ucciso con una coltellata alla gola sul lungofiume dei Murazzi il 23 febbraio dello scorso anno.
Mechaquat si era presentato ai carabinieri 35 giorni dopo il delitto spiegando agli inquirenti di aver ucciso scegliendo la sua vittima a caso: “Volevo togliere il futuro a un ragazzo, ho scelto lui perché sorrideva”. Dopo la confessione, come riporta La Stampa, emerse che il 29enne marocchino nel 2015 era già stato condannato a un anno e sei mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex. La sentenza, però, non era mai stata eseguita e Mechaquat rimase in libertà.
Dopo l’udienza di oggi, mercoledì 1 luglio, la madre di Stefano, Mariagrazia Chiri, ha commentato la decisione del giudice. “Siamo sempre stati fiduciosi e la sentenza ci ha dato ragione. La giustizia – afferma la madre di Stefano, come riporta La Stampa– ha fatto il suo corso. Stefano è sempre con noi“.
Leggi anche —> Coppia vittima di stalking e persecuzione, condannati i parenti
Leggi anche —> Getta bambino dal decimo piano per finire in tv: il terribile gesto di un 18enne
L’avvocato dell’imputato, processato con il rito abbreviato, ha già espresso la volontà della difesa, che punta alla seminfermità mentale, di ricorrere in appello.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…