Gli ultimi dati Istat rivelano che da febbraio si è registrato oltre mezzo milione di occupati in meno. E’ aumentato il tasso di disoccupazione che è al 7,8% (tra i giovani però è al 23,5%) ed è calato al 37,3% il tasso di inattività.
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A causa del lockdown, in base a quanto riportato dall’Istat nel suo ultimo comunicato stampa, da febbraio 2020 il livello di occupazione è diminuito di oltre mezzo milione di unità.
In particolare, a maggio il tasso di disoccupazione è risalito al 7,8% (+1,2%) , con l’annotaizone che tra i giovani è salito al 23,5% (+2%).
Aumento questo legato al fatto che, grazie alla ripresa, molti inattivi sono adesso alla ricerca di lavoro.
E’ cioè tornato a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, con un aumento del 18,9%.
Sono soprattutto le donne alla ricerca di lavoro ad aumentare (+31,3%) rispetto agli uomini (+8,8%).
In ogni caso, l’occupazione nel mese di maggio ha continuato a calare anche se “a ritmo meno sostenuto” rispetto ad aprile.
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La pandemia e il lockdown hanno sottratto mezzo milione di occupati al mercato del lavoro
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A causa della pandemia e del lockdown dal mese di febbraio si è registrato un importante calo degli occupati: si tratta di mezzo milione in meno.
Non solo. “Da febbraio 2020 il livello di occupazione è diminuito di oltre mezzo milione di unità e le persone in cerca di lavoro di quasi 400mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 900mila unità”.
Un elemento positivo è nei commenti dell’Istat ai dati veri e propri: l’Istituto spiega infatti che “rispetto a marzo e aprile la diminuzione dell’occupazione è più contenuta, il numero di disoccupati sale sensibilmente a seguito del contenimento delle restrizioni previsto dal Dpcm del 26 aprile e si osserva un recupero consistente di ore lavorate“.
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