La silenziosa strage dei pedoni: primo semestre 2020

L’Osservatorio Pedoni 2020 a cura di ASAPS conferma che camminare per strada è come giocare alla roulette russa: 125 decessi nel primo semestre dell’anno

La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)
La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)

ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale, ha dato notizia con l’”Osservatorio Pedoni” dei decessi sulle strade relativamente il primo semestre dell’anno 2020: 125 persone in totale, 24 solo a giugno con il Lazio in prima posizione.

Questi dati li ha raccolti ASAPS sul territorio nazionale ma sono ovviamente parziali in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto solo dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall’incidente. Attualmente sono 41 i casi di investimenti di pedoni ricoverati in codice rosso in prognosi riservata presso gli ospedali di zona.

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Rispetto lo stesso periodo del 2018 in cui persero la vita ben 275 persone, i dati sono più confortanti e sicuramente il lockdown ha inciso in modo rilevante sulla riduzione delle stragi. Probabilmente il picco di 24 morti nel solo mesi di giugno è stato influenzato dalla ripresa delle attività lavorative e turistiche ma anche da una certa disabitudine alla guida di alcuni automobilisti che hanno affrontato la strada dopo i mesi di fermo.

Osservatorio Pedoni: età, mezzi coinvolti e regioni più colpite

La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)
La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)

I 125 deceduti sono suddivisi in 83 uomini e 42 donne, 101 cittadini italiani e 24 stranieri. I veicoli investitori sono stati autovetture, 12 autocarri, 3 motocicli, 2 autobus, 1 tram mentre sono 5 i veicoli sconosciuti perché guidati da “pirati” stradali in fase di rintraccio da parte degli organi di polizia stradale. Glia anziani ancora la fascia debole più colpita in quanto ben 54 deceduti avevano più di 65 anni; il più giovane dei pedoni aveva invece appena 6 anni, 4 avevano tra i 10 e i 20 anni di età.

Tra le cause invece 14 casi di guida in stato di ebbrezza, 4 casi di guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e ben 17 casi di pirateria stradale, il 13,6% del totale. Si tratta di un dato molto alto rispetto anche alle sanzioni penali introdotte dalla Legge nr. 41/2016 sull’omicidio stradale.

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Il Lazio come dicevamo registra il dato più alto con ben 22 investimenti di cui ben 12 a Roma, seguita da Lombardia con 13 di cui 3 a Milano, Toscana con 10. Piemonte ed Emilia Romagna con 9, Provincia Autonoma di Bolzano 7, Veneto, Sardegna e Puglia con 7. In Friuli Venezia Giulia e in Valle d’Aosta zero decessi tra i pedoni nel primo semestre 2020.

La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)
La silenziosa strage dei pedoni (Getty Images)

I numeri illustrati dall’ASAPS sono decisamente preoccupanti, tuttavia il dossier si conclude con una nota positiva: negli ultimi anni è stato raggiunto l’obiettivo di dimezzare il numero dei pedoni morti sulle strade passando dai 1.226 del 2002 ai 612 del 2018. Ora però bisognerà attendere i dato definitivo di fine anno per tirare le somme.

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