Il rugby Veneto è in lutto per la morte di Aldo Aceto, uno dei capisaldi della palla ovale regionale. È venuto a mancare ieri dopo una lunga malattia
Si è spento ieri Aldo Aceto 55enne originario di Chieti. Aldo ha giocato nel Titanus Rugby Vicenza, poi in ordine Monselice, CUS Padova, Mirano, di nuovo CUS Padova e Monselice. Nel 1998 il primo tesseramento come allenatore terzo livello, da lì una passione per l’insegnamento mai passata. Nel 2015 Aldo ha iniziato la collaborazione con il Comitato Regionale Veneto diventando responsabile dello sviluppo del settore femminile. Vedovo da tre anni, viveva a Conegliano insieme al figlio Daniel di 10 anni.
Il lavoro al Comitato Regionale Veneto era svolto con una passione ed una competenza mai venute meno malgrado le durissime prove cui la vita l’aveva messo di fronte, su tutte la perdita della moglie per lo stesso male. Il lavoro con le sue ragazze era eccellente sia per i risultati numerici, sportivi ma soprattutto umani che hanno contribuito a dare alla naturale vocazione rugbistica del Veneto un ulteriore sviluppo di eccellenza anche fuori regione.
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Aldo Aceto ha lottato fino all’ultimo, pur sapendo che sarebbe stata dura vincere la battaglia, l’intero Comitato Regionale del presidente Marzio Innocenti lo piange, l’ultimo saluto sarà dato lunedì 6 luglio, alle 18, presso gli impianto del Cus Padova.
Aldo Aceto si è spento 3 anni dopo la moglie
Il direttore sportivo del Rugby Alpago Giovanni Calvi racconta il periodo della malattia di Aldo: “Ha interrotto all’inizio del secondo anno con noi l’attività principale di allenatore, passando la gestione della prima squadra ad un suo collaboratore, dopo che si era ammalato ed aveva avuto la necessità di curarsi. Malgrado ciò, è sempre stato presente le domeniche e poi ogni tanto si faceva vedere. La cosa che colpiva di più di lui è che, nonostante le varie vicende della vita, aveva sempre un sorriso e la capacità di sollevare gli animi delle persone. Mi ricordo questo di lui, oltre all’aspetto tecnico”.
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“Aldo – scrive in una nota Cus Padova – ha tanti amici e tante persone che gli vogliono bene, saremo in tanti, pur essendo in spazi ampi e all’aperto, per precisione nel campo da rugby, chiediamo a tutti che lunedì siano rispettate le regole legate all’emergenza Covid-19. Manteniamo le giuste distanze e portiamoci dietro la mascherina. Ci vorrebbero giorni per raccontare Aldo e le sue qualità di uomo che erano immense. Il suo modo di giocare a rugby lo rappresentava benissimo, forte, coraggioso, generoso, umile…Resterai sempre nei nostri cuori caro Aldo, riposa in pace”.
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