Coronavirus, il virologo Andrea Cristiani parla a SkyTg24. Categorico riguardo a TSO e tracciamento degli spostamenti: “L’Italia non è una bolla”
Negli ultimi giorni si è parlato molto dell’applicazione del TSO (il trattamento sanitario obbligatorio) ai positivi da Coronavirus che non intendono sottoporsi ad adeguate cure. Ciò in virtù del fatto che, chi si sottrae alle cure, ma soprattutto chi rifiuta l’isolamento, rischia di nuocere in maniera molto grave all’intera comunità. Un tema molto dibattuto, quello del TSO, che si scontra con quello della libertà personale. Andrea Cristiani, direttore del dipartimento di microbiologia e virologia e dell’università di Padova, si è espresso a riguardo ai microfoni di SkyTg24.
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Coronavirus, Andrea Cristiani: le misure da adottare
“Se una persona è positiva al coronavirus, penso che debba essere messa in condizione di non trasmettere. […]” ha detto Cristiani, esprimendosi a favore del TSO come misura di contenimento del Covid. “L’Italia non è una bolla” ha aggiunto. Il virologo si è detto molto preoccupato riguardo al fatto che gli italiani possano sottovalutare il problema, abbandonando precocemente le misure anti-Covid. Egli sostiene che è importante restare prudenti, pur non lasciandosi andare ad inutili allarmismi.
Cristiani ha poi fatto sapere che, a suo giudizio, sarebbe anche necessario tracciare gli spostamenti di chi arriva o torna in Italia. Ciò è fondamentale soprattutto per quegli individui da paesi ad alto contagio come Stati Uniti, Cina, India e Brasile. “Le persone che arrivano vanno monitorate” ha concluso, irremovibile. “Non solo prendendo la temperatura che non serve a niente”.
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