È morto Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita

Carlo Flamigni aveva 87 anni, membro Comitato di Bioetica e direttore della Clinica Ostetrica dell’Università di Bologna. Il figlio Carlo “Sempre nel mio cuore…sempre…sempre…

Si è spento stamane a Forlì dove viveva il professor Carlo Flamigni, ginecologo di fama internazionale, ex componente del comitato di Bioetica, direttore della Clinica Ostetrica dell’Università di Bologna. Flamigni è però ricordato da tutti come uno dei grandi padri della fecondazione assistita e da sempre schierato in difesa dei diritti riguardo la salute delle donne. Il professor Flamigni aveva 87 anni. La camera ardente sarà allestita domani, lunedì 6 luglio, dalle 14 alle 19 e poi martedì 7 luglio, dalle 7 alle 14, presso l’ospedale di Forlì.

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Su Facebook l’annuncio della scomparsa di Carlo Flamigni è dato dal figlio, Carlo Andrea: “Ciao papà, speravo che questo momento non arrivasse mai, il dolore è grande almeno quanto il bene che ti ho voluto… ma un giorno ci rivedremo prof, ne sono sicuro…sempre nel mio cuore…sempre…sempre…❤”

Il mondo accademico piange Carlo Flamigni

Carlo Flamigni
Carlo Flamigni (Web)

Carlo Flamigni è stato uno dei massimi esperti mondiali sul tema della fecondazione assistita, ed aveva preso parte in modo attivo al dibattito sviluppatosi in occasione dell’approvazione della legge 40 del 2004, che introduceva questa tecnica in Italia. “Ero con lui ieri sera – le parole di Carlo Bulletti, professore alla Yale University – è una perdita da molti punti di vista incommensurabile, è uno degli ultimi veri maestri sia sul piano scientifico che personale ed umano: sapeva insegnare cose di mestiere e saggezza di vita, un uomo di spessore raro”.

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Grazie a lui – dice Renato Seracchioli, uno dei suoi più stretti collaboratori nonché amico di lunga data – sono arrivato alla clinica di ginecologia di Bologna, nel 1983, quando allora si cominciava a lavorare sulla fecondazione assistita. Un incontro casuale il nostro, mi volle perché aveva bisogno di persone che lavorassero nel campo e mi chiese di fare lì la specializzazione“.

Carlo Flamigni
Carlo Flamigni (Web)

Ma Seracchioli prosegue: “Il suo ultimo pensiero è stato un monito a non abbassare mai le difese sui diritti anche quando acquisiti. Sono acquisizioni che vanno difese coi denti. La sua era una mente incredibilmente colta, aperta e brillante”.

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