Anthony Fauci ha parlato dell’emergenza coronavirus al Corriere della Sera e ha messo in guardia tutti i Paesi. Per lui si potrà parlare di miglioramento solo con il vaccino
“La pandemia Covid-19 è ancora all’inizio” e il virus “è sempre più forte”. Queste le parole di Anthony Fauci. L’immunologo statunitense ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera al quale ha detto senza peli sulla lingua che la pandemia non è affatto finita, anzi. Per vedere la fine dei contagi bisognerà aspettare ancora molto, finché non arriverà il vaccino “probabilmente tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021”.
Il numero uno della lotta al coronavirus negli Stati Uniti, un tempo anche consigliere del presidente Donald Trump, ha avvertito tutti, nessun Paese escluso. Per lo studioso, infatti, “dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta” a meno che tutti le nazioni, in accordo e in coordinamento tra loro, non adottino delle strategie condivise di contenimento.
Parla dell’Italia Fauci ma anche degli Stati Uniti, il suo Paese nel quale, ammette, “l’epidemia non è sotto controllo”. Il Brasile, il Sud Africa e ora anche l’Asia sono i siti nei quali si sta stanno sviluppando dei grandi focolai e questo dimostra, per l’immunologo, che “siamo soltanto all’inizio della pandemia globale”.
E si sbilancia anche verso delle previsioni Fauci asserendo che con molta probabilità l’emergenza sanitaria peggiorerà ancora prima di passare ad un ulteriore stadio di miglioramento.
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“Non c’è proprio alcuna prova che il virus stia diventando più debole” afferma in modo convinto Anthony Fauci al Corriere della Sera. Una delle poche certezze in merito al virus per lo studioso è che resterà in circolazione “per un tempo considerevole”.
Non dà tempistiche Fauci ma parla di un periodo illimitato, fino a quando non si arriverà al vaccino e a misure di contenimento buone ed efficaci. Fauci parla anche dei collegamenti tra il suo Paese con l’Italia e l’Europa e anticipa che le frontiere potrebbero riaprire presto. Un piccolo inciso anche sull’Organizzazione mondiale per la Sanità dalla quale l’America ha annunciato per voce del presidente di lasciare definitivamente. Non subito ma con un’uscita programmata nel 2021. Fauci difende l’Organizzazione e dice: “Ha tanti difetti, ma è necessaria”.
Spazio poi anche ad una considerazione sull’Italia che per l’esperto statunitense “ha avuto sfortuna” perché è stata colpita in modo duro e rapido. E forse tutto questo per Fauci è da ricondurre al fatto che “c’erano molti lavoratori cinesi nel Nord del Paese”.
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L’ex consigliere e capo della task force anti Covid in America ha ammesso, in chiusura, che il sistema sanitario italiano ha affrontato una “sfida veramente ardua” ma alla fine dei conti ne è uscita a testa alta e ha fatto “un buon lavoro”.
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