Così scrive il gip nel provvedimento con il quale ha convalidato il fermo del pusher che ha ceduto la sostanza ai due ragazzi morti a Terni
Stando all’inchiesta sui due ragazzi morti a Terni, trapela “un’allarmante consuetudine tra i ragazzi, soprattutto adolescenti, di assumere metadone diluito o codeina diluita con acqua o con altre bevande, al fine di ottenere un effetto rilassante“. È quanto si legge nel provvedimento del gip tramite il quale ha dato la convalida al fermo del pusher. Secondo il giudice, “le modalità per creare la propria droga sono state apprese da alcuni video sul web e dalle canzoni trap“.
Lo riporta il sito ‘Umbria24‘ che rivela quanto deciso dal gip. Gli investigatori avrebbero raccolto varie testimonianze, secondo cui i minorenni avrebbero appreso le “modalità di miscelare le sostanze al fine di ottenere l’effetto desiderato da alcuni video che circolano su Internet e da alcune canzoni di cantanti trap“.
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