25mila camici mai arrivati alla Lombardia: ipotesi di frode. Coinvolto Fontana

25mila camici mai consegnati alla Regione Lombardia sollevano l’ipotesi di frode. Coinvolto anche il presidente Attilio Fontana e suo cognato

25mila camici
Fontana – Facebook

Sono 25mila i camici mai consegnati alla Regione Lombardia durante il periodo del Covid19. Si solleva l‘ipotesi di frode che vede coinvolto anche Attilio Fontana, presidente della stessa Regione, e suo cognato, Andrea Dini. Quest’ultimo e Filippo Bongiovanni, dg della centrale di acquisti della Regione “Aria”, risultano indagati. Bongiovanni, a causa di questo motivo, ha preferito lasciare l’incarico per essere assegnato ad altra destinazione.

Attilio Fontana invece non risulta nel registro degli indagati ma avrebbe avuto un ruolo attivo nello svolgimento dei fatti.

Il sospetto è partito da un servizio realizzato dai giornalisti della trasmissione tv Report. Si denunciava infatti l’acquisto di camici che non sarebbero mai giunti a destinazione. L’azienda da cui sarebbero stati comprati è la Dama S.p.a. di proprietà di Andrea Dini, cognato di Fontana (la moglie del presidente ne possiede una quota pari al 10%).

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25mila camici
(GettyImages)

L’azienda, nel periodo dell’emergenza Covid19, non avrebbe sottoscritto il patto di integrità che sancisce di palesare di non trovarsi in conflitto di interesse se si vuole dare una fornitura ad un ente pubblico. Il legale di Fontana si dice ottimista poiché non ci troviamo di fronte a nessun reato. I diretti interessati hanno parlato di “donazione” e non di vendita.

La documentazione è ancora al vaglio dei magistrati.

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