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In un’intervista a Il Tempo, il professor Alberto Zangrillo ha affermato che l’emergenza coronavirus in Italia sarebbe finita da circa due mesi.
Il primario della clinica San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, è tornato a parlare dell’epidemia da coronavirus che ha colpito il nostro Paese. Secondo il professore, intervistato dalla redazione de Il Tempo, l’emergenza in Italia sarebbe terminata ormai da due mesi. Zangrillo, però, ci ha tenuto a sottolineare come sia importante il rispetto del distanziamento sociale e delle norme, ma è altresì fondamentale, a suo avviso, che si rispetti la verità.
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“L’emergenza Covid-19 in Italia? È finita da due mesi. Da un mese in Lombardia non si muore più per coronavirus. Evitiamo, dunque, di portare al panico ed alla morte sociale“. Così il professor Alberto Zangrillo, in un’intervista rilasciata alla redazione de Il Tempo, ha parlato dell’attuale situazione in Italia, dove, a suo avviso, l’emergenza sarebbe ormai terminata. Non per questo, però, prosegue il primario della clinica San Raffaele di Milano, bisogna non rispettare il distanziamento sociale o le norme, ma è fondamentale farlo, ma è necessario anche “rispettare la verità”.
Zangrillo in merito si sofferma poi sulla comunicazione dei decessi in Italia, attualmente poco meno di 35mila dall’inizio dell’epidemia. A suo parere questa metodologia sarebbe scorretta e non rispecchierebbe la realtà. Per spiegare il perché, il professore si affida ad un esempio: “Il nonno di Pierino rimane coinvolto in un grave incidente stradale. L’uomo viene portato in emergenza al pronto soccorso, dove oltre alle manovre di rianimazione, viene sottoposto, come accade per tutti i pazienti che entrano in un ospedale italiano, al tampone. Purtroppo –riporta Il Tempo– nonostante le cure, il nonno di Pierino, nel frattempo risultato positivo al Covid-19, muore in conseguenza del grave trauma subito. La causa di morte del nonno è chiara a tutti, ma purtroppo verrà addebitata al virus“.
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Infine, il primario afferma che in Italia l’eccesso di mortalità da coronavirus è fortunatamente azzerato da due mesi. I cittadini, conclude Zangrillo, hanno bisogno di verità: “Se dichiarare pubblicamente che in Italia il virus non crea gli stessi problemi di tre mesi fa equivale ad essere ritenuto irresponsabile, mi assumo volentieri questa responsabilità, soprattutto perché è condivisa dal personale medico che ha lavorato e lavorano al mio fianco dal 21 febbraio scorso“.
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