L’ex surfista Carmen Greentree, in un libro, ha raccontato di essere stata sequestrata e violentata per due mesi durante un viaggio.
Un racconto drammatico quello dell’ex campionessa di surf Carmen Greentree sul proprio libro A dangerous pursuit of happiness (Una pericolosa ricerca della felicità). La 37enne australiana ha parlato di un viaggio in India nel 2004 che si è trasformato in un incubo. L’allora 22enne, stando alle sue parole, dopo essere stata raggirata da falsi operatori turistici, fu portata su una casa galleggiante dove venne segregata, picchiata e stuprata per due mesi. A mettere fine al suo incubo è stata la polizia circa due mesi più tardi che rintracciando la posizione della ragazza la mise in salvo arrestando l’aguzzino ed il fratello.
I due, però, dopo sei mesi di carcere in India sono stati rilasciati ed il caso archiviato poiché Carmen si rifiutò di testimoniare in quanto troppo traumatizzata dopo quanto subito.
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Sequestrata, picchiata, derubata e violentata per due mesi interi. Questo quanto subito dall’ex campionessa di surf australiana Carmen Greentree. La donna lo ha raccontato nel suo libro A dangerous pursuit of happiness (Una pericolosa ricerca della felicità) uscito nei mesi scorsi. Carmen ha ripercorso le terribili violenze subite durante un viaggio in India nel 2004 quando aveva 22 anni. Intervistata dal Daily Mail Australia, l’ex campionessa ha raccontato di aver deciso di fare questo viaggio mettendo per un po’ di tempo da parte la carriera di atleta.
Giunta in India, nazione che non aveva mai visitato, venne raggirata da dei fantomatici operatori turistici che si erano offerti di aiutarla a raggiungere Dharamshala. In realtà la ragazza venne portata in una casa galleggiante, dove venne tenuta prigioniera per due mesi e stuprata innumerevoli volte dal suo aguzzino. “Ho perso il conto – racconta Carmen Greentree- di quante volte mi ha violentato. Ho provato a bloccarlo così tanto che non ricordo più la maggior parte delle aggressioni. Ero distrutta, non ero più io“.
La donna prosegue affermando che il suo aguzzino era senza scrupoli e la picchiava ogni qualvolta provava a difendersi o chiedeva di andar via. Inoltre, come riporta il Daily Mail, l’uomo l’aveva derubata sottraendole tutto il denaro che aveva sul conto e la costrinse a chiamare i genitori in Australia per farsene inviare dell’altro. Fu proprio questo l’errore commesso dal rapitore che venne rintracciato dalla polizia. Gli agenti raggiunsero la barca intercettando la chiamata e misero in salvo la ragazza arrestando l’uomo ed il fratello.
Tuttavia i due, dopo circa sei mesi di carcere, furono rilasciati e l’accusa di stupro cadde poiché la Greentree si rifiutò di tornare in India per testimoniare: “Ero traumatizzata per quanto accaduto, non potevo tornare lì anche se avrei dovuto farlo“.
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A sedici anni di distanza da quel dramma, Carmen, sposata ed ha tre figli, ha deciso di pubblicare il suo libro per raccontare quanto subito descrivendo ogni dettaglio delle violenze perpetrate per due lunghissimi mesi.
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