Lotta alla pedofilia: con il manuale non si intende sostituire la giustizia della Chiesa alla procedura giudiziaria, sottolinea la Santa Sede.
Su iniziativa di Papa Francesco, il Vaticano ha emesso giovedì 16 luglio direttive sulla procedura da seguire per indagini aperte su sospetti abusi su minori nella Chiesa. Questi documenti costituiscono uno “strumento” destinato ad aiutare le autorità locali della Chiesa nel delicato compito di eseguire correttamente i casi quando persone del mondo della Chiesa sono accusati” di abuso di minori. E’ quanto spiegato in un comunicato stampa dal cardinale spagnolo Luis Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Papa, che ha fatto della lotta contro il flagello delle violenze sessuali nella Chiesa cattolica una delle sue priorità, aveva convocato a febbraio 2019 un vertice senza precedenti che includeva 114 presidenti di conferenze episcopali.
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Lotta alla pedofilia, previsto un modulo di segnalazione del crimine
In effetti, i moduli resi noti giovedì non suggeriscono nuovi standard. Né intendono sostituire la giustizia della Chiesa al processo giudiziario, insiste il Vaticano. In particolare, il Vaticano ha redatto un modulo per la denuncia di reati. Il funzionario allertato deve informare l’identità del presunto sacerdote, i suoi vari ministeri, la data dei fatti denunciati e il nome della presunta vittima (e), le misure adottate dall’autorità ecclesiastica e, in caso di procedimenti penali, il nome del procuratore e degli avvocati.
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La Chiesa è stata in subbuglio per diversi anni con le successive rivelazioni di violenze commesse per decenni da sacerdoti o religiosi e spesso coperti dalla loro gerarchia in diversi paesi , in particolare negli Stati Uniti, in Cile o Germania.
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