Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 17 luglio, ha diramato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Appena aggiornata dal Ministero della Salute i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando all’aggiornamento odierno, i casi di contagio complessivi nel nostro Paese giungono a 243.967, ossia 233 unità in più di ieri. Di questi sono 12.456 gli attualmente positivi con un decremento di 17 assistiti rispetto a ieri. Scendono anche per i pazienti in terapia intensiva (-3) che risultano essere 50 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 196.483, cioè a dire 237 in più di ieri. Infine si sono registrati nelle ultime 24 ore 11 decessi che portano il bilancio totale delle vittime a 35.028.
Il Ministero ha precisato che la Regione Emilia ha segnalato un ricalcolo eliminando due casi segnalati erroneamente come positivi al Covid-19.
Nella giornata di ieri i casi di contagio erano saliti a 243.736. In calo ancora, come ormai da settimane, gli attualmente positivi che risultavano essere 12.473. Nuova decrescita anche per i pazienti in terapia intensiva: 53 in totale. Le persone guarite in Italia erano 196.246. Infine il bilancio complessivo delle vittime nel nostro Paese era salito a 35.017 unità.
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Stando ai dati forniti dal Ministero della salute nella giornata di mercoledì i casi di persone risultate positive erano saliti a 243.506. Scendevano ancora gli attualmente positivi in totale ieri 12.493, così come i pazienti in terapia intensiva che ammontavano a 57. Nuova crescita per i guariti: 196.016 in totale. Purtroppo si registravano 13 nuovi decessi che portavano il bilancio complessivo a 34.997 morti.
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“I migranti che giungono in Italia vanno immediatamente sottoposti a tampone, sì da bloccare sul nascere eventuali rischi“, queste le parole del virologo Andrea Crisanti al Giornale.
Il Direttore di virologia dell’Università di Padova ha aggiunto che, diversamente agendo, si aumenterebbe esponenzialmente la possibilità che il virus si propaghi nuovamente sul territorio, anche perché il Sars-Cov2 circola ancora, non è sparito.
Il virologo ha parlato anche di Jesolo, dove all’interno di un centro d’accoglienza è stata rilevata una percentuale di positivi tra gli ospiti pari al 30%. Per Crisanti il problema è che in quei luoghi è difficile farvi accesso. È necessaria, infatti, una previa autorizzazione da parte del Ministero dell’interno. Una procedura di cui è a piena conoscenza perché qualche tempo fa aveva avanzato la proposta di sottoporre a screening i centri, ma da Roma ricevette un rifiuto. Una richiesta che nasceva dalle sue preoccupazioni su quelle realtà tagliate fuori, riporta Il Giornale, dai controlli.
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Dall’America giungono notizie sconcertanti in merito all’epidemia da Covid-19. I numeri sono in forte ascesa ed il quadro generale pare precipitare. I dati parlano di un bilancio totale agghiacciante: 3 milioni di contagi ed oltre 138mila decessi.
La politica degli Stati Uniti è al centro della bufera; criticatissime dalla comunità scientifica le scelte di gestione adoperate da Donald Trump. Una delle ultime quella che riguarda il taglio di fondi all’Oms. Dal 2021 l’America infatti non sovvenzionerà più l’Organizzazione.
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Il dottor Claudio Cuccia, primario del reparto di Cardiologia vascolare della Poliambulanza di Brescia, ha rilasciato un’intervista a Il Secolo d’Italia. L’esperto ha rappresentato che in alcuni casi di pazienti affetti da Covid, sono stati riscontrati dei tessuti colpiti da infarto. Dei trombi nello specifico che di norma non si verificano.
La causa potrebbe rinvenirsi in un ritardo nei ricoveri, oppure al fatto che numerosi soggetti sono sati in casa in isolamento senza recarsi in ospedale. Oggi il riverbero di tale circostanza si avverte, perché chi adesso raggiunge i nosocomi lo fa già con un quado clinico a livello cardiaco compromesso.
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Se il quadro epidemiologico in Italia sembra essere sotto controllo, nel resto del mondo la pandemia ancora imperversa. I numeri del contagio continua a salire vertiginosamente, tanto che sarebbero stati raggiunti secondo le ultime rilevazioni 13,8 milioni di contagio. Anche i decessi totali avrebbero subito un’impennata raggiungendo le 590 mila unità.
Questi i dati riportati dalla Johns Hopkins University, secondo la cui mappa ogni giorno si registrano 200mila casi. Al momento i Paesi più colpiti dall’epidemia non sarebbero all’interno del Vecchio Continente, fatta eccezione per il Regno Unito e la Russia. A destare particolare preoccupazione il Brasile e gli Stati Uniti dove quotidianamente la situazione è sempre più drammatica.
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