Azzolina: “Dobbiamo chiudere il protocollo di sicurezza per settembre. Noi siamo pronti da due settimane, stiamo aspettando loro”
Prosegue la battaglia dialettica a distanza tra i sindacati della scuola e la ministra Lucia Azzolina. La ministra risponde all’ultimo comunicato del sindacato che ha affermato di non credere ci siano le condizioni, oggi, per riaprire le scuole a settembre. Un attacco che la ministra a rispedito al mittente manifestando stupore quasi per la poca collaborazione dei sindacati: “Dobbiamo chiudere il protocollo di sicurezza per settembre. Noi siamo pronti da due settimane, stiamo aspettando loro“, ha dichiarato alzando la voce Azzolina. Il ministro afferma che non serve fare polemiche senza proporre soluzioni. La scuola riaprirà ma occorre concludere il programma ora e serve la collaborazione di tutti, ha dichiarato la ministra a Quotidiano Nazionale.
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Azzolina sfida i sindacati
Il ministero e gli uffici scolastici regionali sono a lavoro costantemente, ha aggiunto il ministro, per trovare delle soluzioni per tutti. Alcune scuole sono già pronte, ha dichiarato, mentre altre vanno aiutate nel più breve tempo possibile. Secondo la Azzolina con le polemiche a distanza non si concretizza nulla, si creano solo allarmismi e preoccupazioni. “Le condizioni per tornare ci sono. Le famiglie, i ragazzi, i docenti, il personale, tutti vogliono rientrare a scuola. Noi vogliamo riaprire le scuole”. Sui banchi multifunzione il ministro afferma che è un’ipotesi alla quale sta lavorando insieme al commissario Arcuri.
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Sugli spazi non è ancora definito quali locali alternativi utilizzare per le aule in modo da rispettare il distanziamento. Poi la difesa: “Stiamo facendo ordine in un sistema che viene da anni di tagli e che ogni settembre affronta problemi. Attribuirli a questo governo non è giusto”.
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