Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 20 luglio, ha diffuso i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato, come di consueto, lo stato dell’epidemia in Italia dal Ministero della Salute. Secondo i dati odierni, i casi di persone positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 244.624, ossia 190 unità in più di ieri. Tornano in calo, con un decremento di 36 soggetti, gli attualmente positivi che ammontano a 12.404. In calo anche i ricoveri in terapia intensiva che risultano essere 47 in totale, meno 2 rispetto a ieri. Il totale dei guariti è giunto a 197.162, cioè a dire 213 persone in più di ieri. Infine, nelle ultime 24 ore si sono registrati 13 decessi che hanno portato il bilancio complessivo a 35.058 vittime.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 19 luglio
Il Ministero della Salute ha comunicato che nella giornata di ieri i casi di contagio erano saliti a 244.434. Tornavano a crescere i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 12.440. Scendevano i ricoveri in terapia intensiva: 49 in totale. Il numero delle persone guarite dall’inizio dell’emergenza era giunto a 196.949. Infine, stando all’aggiornamento, si erano registrati 3 nuovi decessi che portavano il bilancio complessivo a 35.045 vittime.
Nelle note si leggeva che il Molise aveva scomputato un caso registrato il 18 luglio perché negativo. La Basilicata, invece, rendeva noto che solo nella giornata odierna comunicherà i dati esatti all’esito della verifica dei tamponi.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 19 luglio: i dati dell’epidemia
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 18 luglio
Nella giornata di sabato stando ai numeri resi noti dal Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 244.216. Nuovo calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a a 12.368. Nessun ricovero in terapia intensiva che confermava il totale di 50 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 196.806. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi per un totale di 35.042 decessi dall’inizio dell’epidemia.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 18 luglio: i dati dell’epidemia
Massimo Galli, focolai e super-diffusori: “Servono test rapidi”
La possibilità che si inneschino nuovi ed ulteriori focolai non è un’ipotesi così recondita avrebbe affermato il professor Massimo Galli all’Ansa. La considerazione, ad avviso dell’infettivologo sarebbe più che ovvia: con la riapertura era impensabile che nulla sarebbe accaduto.
Per tale ragione il primario di Malattie Infettive del Sacco di Milano, sostiene: “È necessario implementare l’efficacia della medicina territoriale e soprattutto quella di individuare ed isolare – riporta l’Ansa– repentinamente i focolai, ricostruendo tutte quelle che sono le reti di contatto dei soggetti infetti“.
Ad avviso del professor Galli su cento soggetti infetti, ben novanta non possiederebbero una carica virale in grado di trasmettere il Sars-Cov2, i restanti invece si e tra essi si celerebbero i cosiddetti super diffusori. È proprio su di loro, specifica all’Ansa, che si dovrebbero concentrare le autorità sanitarie, perché quasi con matematica certezza da questi pazienti deriveranno la quasi totalità dei casi futuri.
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Il Premier Conte alza la voce contro Rutte: “Sarai chiamato a risponderne”
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato i vertici dei cosiddetti Paesi Frugali (Austria, Olanda, Danimarca e Svezia) e quelli di Finlandia, Spagna, Portogallo e Grecia. Motivo della riunione la discussione sul piano di ripresa a livello europeo.
Nel corso del summit il Presidente Conte ha ammonito il suo omologo olandese Mark Rutte, affermando che se le sue politiche e posizioni comprometteranno la ripartenza, allora sarà lui personalmente a risponderne dinnanzi ai cittadini.
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Spagna, organizza partita di calcio tra sani ed infetti da Covid-19: denunciato 23enne
Una partita di calcio tra sani ed infetti da Covid-19. Questo l’assurdo evento organizzato a Pamplona, in Spagna, e fortunatamente bloccato in tempo dalle autorità. Il “match”, stando a quanto riporta il quotidiano sportivo spagnolo Marca, era in programma oggi, lunedì 20 luglio, nel quartiere Mendillori, tra i quartieri della città più colpiti dall’epidemia. Gli organizzatori avevano ribattezzato l’evento come “Patxanga Mendillori” e lo avevano addirittura pubblicizzato sui social con tanto di locandina in cui si leggeva che si sarebbe trattato di una “festa di beneficenza per i malati di Covid-19”.
Fortunatamente, le autorità spagnole sono riusciti a bloccare la partita e sono risaliti al presunto organizzatore. Si tratta di un ragazzo di 23 anni, denunciato e multato per 3mila euro per aver violato l’articolo 34 dell’ordinanza comunale che vieta l’organizzazione o la promozione di eventi che possono mettere in pericolo la sanità pubblica.
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