La professione degli avvocati sta cambiando e post pandemia la necessità di digitalizzare gli studi legali si sta rivelando prioritaria.
Non cambia solo il modo di comunicare degli avvocati ma anche il loro modo di lavorare grazie all’intelligenza aritificiale che permette di automatizzare buona parte dei processi di ricerca ma anche di redazione di alcuni tipi di documenti ome ad esempio i contratti.
Non solo. Gli avvocati si stanno velocemente avvicinando a modalità alternative di formarsi e aggiornarsi come i webinar e i podcast.
Il primo passo è la digitalizzazione dell’archivio e delle pratiche in genere: i documenti saranno sempre di più soltanto o anche digitali.
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In futuro gli avvocati lavoreranno sempre di più in smart working coadiuvati dalla tecnologia
Secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano sullo smart working a maggio 2020, soltanto poco più di uno studio piccolo su due, nell’area giuridico-economica, era dotato di una rete aziendale.
Non è un mistero che la professione legale sia storicamente legata alla tradizione e non stupisce che tutti i tipi di ammodernamento che la riguardano conoscano un iter lento e difficoltoso.
Tuttavia, la pandemia ha scosso la categoria perchè ha imposto altre regole del gioco dettate dalla necessità di far sopravvivere la consulenza e l’assistenza possibili e necessarie durante la pandemia.
Ed è qui che si innesta l’interesse di molti studi nei confronti del contract automation che consentono di creare contratti standard che verranno solo adattati dal professionista.
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