Coronavirus, allarme in Romania con centinaia di positivi “liberi” e record di contagi. Il governo interviene: quarantena per gli infetti
E’ allarme in Romania e con essa anche l’Europa. L’ultimo grosso picco di contagio in corso nel paese dell’est ha prodotto un allarmante situazione. Sarebbero centinaia i positivi liberi di diffondere il contagio. Il 25 giugno una sentenza della Corte costituzionale romena aveva dichiarato non costituzionale il ricovero in quarantena. Da oggi va in vigore la nuova legge sull’isolamento dei contagiati ma intanto, la diffusione del virus è arrivata. La Romania, infatti, è nel picco. 944 casi registrati nelle ultime 24 ore. Nella settimana dal 13 al 20 luglio si sono registrati 5.191 nuovi casi. Il tutto a causa delle dimissioni dai ricoveri domiciliari per effetto della sentenza. Un clamoroso pasticcio che ora mette a dura prova il paese. La Romania cerca di tenersi lontana dal lockdown per evitare una conseguente crisi economica che sarebbe inevitabile.
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Coronavirus, picco in Romania: si teme per l’Italia
La sentenza della Corte è stata decisiva in questa situazione pericolosa. Le conseguenze sono state immediate: dal 2 al 20 luglio 972 positivi hanno lasciato volontariamente l’ospedale senza che ne venisse certificata la negatività. Inoltre, 3680 persone risultate infette non sono state ricoverate. Un incredibile bolla giuridica, un vuoto che è stato colmato soltanto a partire da oggi, con l’entrata in vigore della nuova legge sulla quarantena. Per l’Italia non mancano preoccupazioni.
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Si teme il rientro di colf e badanti verso l’Italia con grossi pericoli di contagio verso la penisola. C’è già un caso a Lucca, dove una coppia di romeni rientranti in Italia dove lavorano risultano contagiati. L’allarme non riguarda solo la Romania.