Carmen Ferreri si racconta, dalle prime esperienze ai nuovi singoli, passando per Amici e la difficile esperienza del lockdown
Classe 1999, siciliana di nascita, Carmen Ferreri ha sempre portato la sua terra nel cuore e -adesso più che mai- la sta rendendo protagonista della sua musica. Dopo aver stregato il vasto pubblico di Amici ed aver pubblicato due album, uno di seguito all’altro, la giovane cantante di Erice ha deciso di prendersi una lunga pausa di riflessione. Da questa pausa è scaturita una musica tutta nuova, che sa di Sicilia e di libertà. A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo singolo, “Galileo”, abbiamo avuto la possibilità di intervistarla e rivolgerle qualche domanda.
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Buongiorno Carmen, grazie mille per aver accettato il nostro invito. È un immenso piacere per me poterti rivolgere qualche domanda. Raccontaci qualcosa di te: come stai vivendo questo periodo di relativa libertà dopo il lockdown?
Ciao, grazie mille a voi! Questo periodo in cui tutto sembra riprendersi piano piano sicuramente ci fa credere e sperare che tutto un giorno finirà! Io la sto vivendo facendo ciò che più mi appartiene: scrivendo, cantando, studiando musica e anche andando un po’ al mare.
L’esperienza della quarantena e del distanziamento sociale ci ha toccati tutti nel profondo. Tu ti sei sempre definita una persona estremamente espansiva, che ha bisogno del contatto con gli altri. Cosa ti ha lasciato quest’ultimo periodo, in positivo e in negativo?
Sì, è vero, io sono un tipo molto espansivo e il lockdown mi ha tolto questo lato molto importante, però allo stesso tempo ho scoperto anche tanti altri lati di me, ho imparato a parlare di più con me stessa e non so dirti se ci sono cose negative, perché quel periodo mi ha regalato molta meditazione e riflessione interiore.
Venendo alla tua carriera, hai avuto le tue prime esperienze musicali quando eri davvero giovanissima. C’è qualche figura in particolare che ti ha supportato in questo percorso?
Si è vero, sin da piccola, iniziando per gioco, mi sono ritrovata a voler realizzare a tutti i costi questo sogno e sono stata supportata tantissimo dalla mia famiglia.
Amici è stato un importante trampolino di lancio per te. Durante l’ultima esibizione, sulle note di “Quando finisce un amore”, ti sei inginocchiata sul palco e hai addirittura lanciato le scarpe. Quel gesto mi ha sempre trasmesso una grande emozione. Cosa stavi provando in quel momento? Quanto è stata forte per te l’esperienza di Amici?
Amici è stata un’esperienza che mi ha formato tantissimo, sicuramente un’esperienza indimenticabile, così come ogni esibizione. Anche per me “Quando finisce un amore” è una canzone che ha segnato molto. In quell’ultima puntata inginocchiarmi e stato simbolo di libertà e ringraziamento.
La tua musica è densa, impegnativa e passionale. Certe volte, però, oltre ad essere impegnativa, è stata anche impegnata. È sufficiente ascoltare un brano come “Non è amore” per rendersene conto. Cosa ha portato una ragazza così giovane ad uscire con un brano talmente forte?
Nella musica mi è sempre piaciuto cercare le emozioni più forti e più vere, scavare anche dentro me stessa per valorizzare al meglio ogni nota.
Venendo all’oggi, il tuo ultimo singolo, uscito lo scorso 10 luglio, è “Galileo”, un brano che rivela tutta la tua anima siciliana. Cosa significa per te aver trovato questa “connessione” con la tua terra?
La connessione con la mia terra l’ho sempre cercata, sono legatissima alla mia Sicilia e finalmente grazie al mio team sono riuscita a farla entrare nei miei brani.
Il testo di “Galileo” è una trasposizione moderna della leggenda delle ‘Teste di Moro’. Da chi è partita questa idea così originale?
Le Teste di Moro mi hanno sempre affascinato per la loro leggenda e per la bellezza. Da lì, confrontandomi con gli altri autori, abbiamo creato questa trasposizione moderna della leggenda.
Mi ha incuriosito molto l’immagine di “donna fatale” che le tue ultime canzoni trasmettono. Quanto c’è di te in questi testi ed in queste figure di donne forti, sensuali e determinate?
In questi testi c’è molto di me, in quanto anch’io ho partecipato alla scrittura dei brani. La consapevolezza della mia persona più “adulta” ha portato a mettere in evidenza questi aspetti del mio essere.
“Galileo”, insieme a “Cafalù” e a “Lacrime di carbone”, rappresenta una vera e propria svolta nella tua carriera musicale. Da dove nasce questo tuo desiderio di cambiamento?
Nasce dopo un anno di pausa in cui ho voluto tanto meditare su me stessa e sulla mia musica. Ho voluto catapultare la mia terra nelle mie canzoni e da lì mi sono sentita più vera possibile.
La tua carriera riparte dunque con delle sonorità tutte nuove. Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova Carmen, ma soprattutto, cos’è che questa nuova Carmen si aspetta da se stessa?
Queste sonorità adesso fanno parte al 100% di me stessa. L’obbiettivo più grande resta sempre quello di trasmettere a più persone possibili tutte le mie emozioni.
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