Ritrovato in un fiume a Bratislava, in Slovacchia, il corpo di Loris Colusso, l’imprenditore italiano di 67 anni, scomparso dallo scorso 16 luglio.
Loris Colusso, l’imprenditore italiano di 67 anni, scomparso in Slovacchia lo scorso 16 luglio, è stato ritrovato senza vita. A renderlo noto è stata la figlia del 67enne che ha confermato il ritrovamento del cadavere del padre in un fiume alle porte di Bratislava. La figlia ha aggiunto che Colusso, prima della scomparsa, le aveva riferito di essere preoccupato. Temeva, infatti, di essere seguito da qualcuno. Inoltre l’imprenditore, che da oltre 20 anni si era trasferito in Slovacchia, aveva inviato una mail ai suoi collaboratori in cui affermava di essere stato vittima di un furto, qualcuno gli aveva sottratto i propri telefoni. Non solo, rappresentava anche la sua preoccupazione in quanto a suo avviso c’era qualcuno che voleva fargli del male. Adesso la Farnesina è in contatto con la Polizia slovacca per cercare di ricostruire quanto accaduto al 67enne.
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Slovacchia, ritrovato nel fiume il corpo di Loris Colusso: l’imprenditore era scomparso da alcuni giorni
Si sono chiuse con un tragico epilogo le ricerche di Loris Colusso, l’imprenditore italiano 67enne di cui si erano perse le tracce a Bratislava, in Slovacchia, lo scorso 16 luglio. Il 67enne, trasferitosi in Slovacchia nel 1993, è stato ritrovato senza vita in un fiume alle porte della capitale slovacca. A confermare la notizia, come riporta Il Gazzettino, è stata la figlia Selena che ha spiegato: “Dal 16 luglio non abbiamo più avuto sue notizie e ci siamo preoccupate. L’ho sentito domenica 12 luglio e mi aveva detto di essere seguito, che qualcuno lo stava tenendo d’occhio. A quel punto ho sentito anche le persone che gli stanno vicini. Mi hanno riferito che papà era come andato in tilt“.
La donna ha aggiunto che il padre si era addirittura preoccupato al passaggio di una madre con un passeggino sostenendo che al suo interno vi fossero nascoste delle armi. Mercoledì, spiega Selena, lo ha ricontattato rassicurandolo e avvisandolo che sarebbero partiti per la Slovacchia per andarlo a prendere.
Poco prima della sua scomparsa, l’imprenditore, come riporta Il Gazzettino, aveva inviato una mail ai suoi collaboratori spiegando loro che gli erano stati rubati i telefoni e di essere preoccupato perché sicuro che qualcuno volesse fargli del male. Scattate le indagini, gli inquirenti hanno rinvenuto due telefoni all’interno della sua auto rintracciata nell’hinterland di Bratislava e gli altri due nella sua abitazione, ritrovata perfettamente in ordine.
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La Farnesina adesso è in contatto con la polizia slovacca che si sta occupando delle indagini per far chiarezza sul caso e scoprire cosa sia potuto accadere all’imprenditore.