Coronavirus, il bollettino del 23 luglio: salgono nuovamente i positivi attuali

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 23 luglio, ha diffuso i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Coronavirus
(Getty Images)

Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i nuovi dati relativi all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Secondo l’aggiornamento odierno, i casi di contagio sono saliti a 245.338 (+306), così come gli attualmente positivi (+82) che risultano essere 12.404. Crescita anche per i pazienti in terapia intensiva, ad oggi sono 49 i ricoveri in totale, ossia 1 in più di ieri. Le persone guarite salgono a 197.842 con un incremento di 214 rispetto a ieri. Infine, sono 10 i nuovi decessi che portano il bilancio complessivo in Italia a 35.092.

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Nella giornata di ieri i casi di persone positive ammontano a 245.032. Salivano nuovamente gli attualmente positivi che risultavano essere 12.322. Nuovo calo anche per i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 48 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 197.628. Infine, i decessi dall’inizio dell’emergenza erano 35.082.

Nelle note della tabella sanitaria si leggeva che la regione Abruzzo aveva sottratto 2 casi positivi erroneamente conteggiati nei giorni precedenti. La Basilicata, invece, comunicava che 33 dei 36 nuovi casi positivi erano stati riscontrati in un gruppo di migranti già sottoposti a quarantena.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 21 luglio

Il Ministero della Salute nella giornata di martedì ha reso noto che i casi di contagio erano saliti a 244.752. Scendevano gli attualmente positivi che risultavano essere 12.248. Tornavano a salire i ricoveri in terapia intensiva ad oggi 49 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza salivano a 197.431. Il bilancio complessivo delle vittime in Italia era salito a 35.073 unità.

Il Ministero, nelle note, precisava che la Regione Puglia aveva eliminato un caso a seguito di verifica con il laboratorio.

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Ministro Roberto Speranza: “Una seconda ondata di contagi? È possibile”

Questi mesi difficili, in cui gli italiani hanno fronteggiato il coronavirus, sono stati di grande insegnamento. In primo luogo, hanno dimostrato che siamo molto determinati. Possiamo provare a contenere una recrudescenza del virus se sapremo essere tempestivi e risoluti nell’isolare i casi, individuare i focolai e contenerli istantaneamente“. Queste le parole del Ministro Roberto Speranza ai microfoni di 24Mattino, programma in onda su Radio24.

Quanto ad una seconda ondata dell’epidemia ha, invece, affermato: “Non ci sono certezze sull’autunno. In alcuni Paesi una recrudescenza si è già registrata. Non è una certa, ma dobbiamo metterlo in conto e per tale ragione dobbiamo farci trovare pronti“. Per il Ministro oggi il nostro Paese è più consapevole rispetto a quella che è stata la prima fase dell’emergenza. Le nozioni sul virus, adesso, sono più ampie. Agire tempestivamente sarà determinante.

Il Ministro della Salute ha poi parlato di una “rivoluzione copernicana del Sistema Sanitario” che per la sua attuazione, però, richiede un ingente investimento di circa 20 miliardi. In primo luogo, bisognerà agire su quella che è la sanità digitale, un tasto dolente considerato che il Paese sul punto sarebbe rimasta molto in dietro. Inoltre, necessario è un potenziamento delle sanità locali ed una maggior attenzione verso il settore farmaceutico. Ma tramite quali mezzi? Per il Ministro è irrilevante il nome delle misure l’importante è che le risorse ci siano.

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Praga, festa in un night club: 70 persone contagiate tra cui alcuni calciatori

Volevano festeggiare la “scomparsa” del coronavirus, invece, sono finiti per contrarlo e contagiare le persone a loro vicine. È accaduto a Praga, in Repubblica Ceca, dove 17 persone hanno preso parte ad una festa in un night club lo scorso 11 luglio e 15 di loro sono rimaste contagiate dal Covid-19. Quest’ultimi, a loro volta, avrebbero poi diffuso il virus alle persone con cui sono entrate in contatto nei giorni successivi. Come riporta la redazione di Fanpage che cita il quotidiano locale Seznam Zpravy, sono ben 68 in totale i soggetti, tra cui alcuni calciatori, che hanno contratto il virus ed altre 120 sono finite in quarantena a seguito del party.

A confermare l’episodio sarebbero state le autorità locali che non avrebbero fatto riferimento alle squadre dei calciatori infetti. Ai media locali, come riporta Fanpage, Sparta Praga, Boemia 1905 e Dukla Praga hanno riferito di alcuni casi di positività nelle loro squadre o nel settore giovanile.

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