Il presidente degli Usa Trump vorrebbe tutte le scuole aperte perché la “trasmissione del coronavirus nei bambini è difficile” e nel mentre i morti son più di mille nelle ultime 24 ore
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, spiazza ancora una volta tutti con una delle sue ultime dichiarazioni. Riguarda la scuola ed i bambini. Il numero uno della Casa Bianca ha detto infatti che vorrebbe “vedere le scuole aperte, aperte al 100%” ha spiegato. E il motivo è presto detto: i bambini “non trasmettono il virus molto facilmente, non lo prendono facilmente e non lo portano a casa facilmente”.
È per questo che si è detto essere a suo agio, senza avere preoccupazione né per suo figlio, per i suoi nipoti e per tutti i bambini statunitensi che possono tornare sui banchi senza problemi. Tutto questo grazie alla “strategia nazionale” riferita agli istituti scolastici spiega Trump anche se, sottolinea quasi con tono polemico la decisione finale spetta ai governatori. “Penso che molti di loro vogliano le scuole aperte” ha però aggiunto.
Poi un messaggio di speranza a tutti gli anziani, soprattutto a coloro che hanno dovuto affrontare l’isolamento e le sue difficoltà. Così, aggiunge il Tycoon, si spera di arrivare alla fina del tunnel il prima possibile: “La luce inizia a brillare. Ci arriveremo molto rapidamente” ha concluso.
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Coronavirus, negli Usa i contagi salgono e le vittime anche
Tutto questo mentre gli Stati Uniti restano sul podio dei Paesi più colpiti al mondo dal coronavirus. Nel mondo i casi di contagio hanno superato i 15 milioni e di questi ben quattro milioni sono avvenuti negli Stati Uniti.
È qui che nonostante le idee di Trump, la situazione resta grave e lo dicono gli ultimi dati diffusi dalla Johns Hopkins University. Soltanto nelle ultime 24 ore, negli Usa sono stati registrati 63.967 nuovi casi di epidemia e 1.059 morti. E Trump continua imperterrito con la sua strategia e vede un miglioramento all’orizzonte anche se a Washington l’uso della mascherina diventa obbligatorio.
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Dall’altro lato continua la battaglia con la Cina. Dopo le accuse di spionaggio il presidente Usa ha chiuso il consolato cinese a Houston e non ha escluso che questa azione possa ripetersi anche per altri consolati cinesi negli Stati Uniti.
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