Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato che una seconda ondata dell’epidemia da Covid-19 non è da escludersi in autunno.
Il Ministro Roberto Speranza è stato raggiunto dai microfoni della trasmissione 24Mattino in onda su Radio 24 per parlare dell’attuale quadro epidemico in Italia. A suo avviso è possibile che potrebbe verificarsi una seconda ondata, tuttavia si dice certo che se dovesse accadere l’Italia non si farà trovare impreparata. In primo luogo perché il nemico da combattere, adesso, non è più tanto sconosciuto e soprattutto adesso sarà possibile agire tempestivamente.
Il Ministro ha poi chiosato affermando che è in atto una vera e propria riforma del Sistema Sanitario, la cui realizzazione però richiede un investimento di circa 20 miliardi.
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Ministro Speranza, seconda ondata e rivoluzione del Sistema Sanitario
“Questi mesi difficili, in cui gli italiani hanno fronteggiato il coronavirus, sono stati di grande insegnamento. In primo luogo, hanno dimostrato che siamo molto determinati. Possiamo provare a contenere una recrudescenza del virus se sapremo essere tempestivi e risoluti nell’isolare i casi, individuare i focolai e contenerli istantaneamente“. Queste le parole del Ministro Roberto Speranza ai microfoni di 24Mattino, programma in onda su Radio24.
Quanto ad una seconda ondata dell’epidemia ha, invece, affermato: “Non ci sono certezze sull’autunno. In alcuni Paesi una recrudescenza si è già registrata. Non è una certa, ma dobbiamo metterlo in conto e per tale ragione dobbiamo farci trovare pronti“. Per il Ministro oggi il nostro Paese è più consapevole rispetto a quella che è stata la prima fase dell’emergenza. Le nozioni sul virus, adesso, sono più ampie. Agire tempestivamente sarà determinante.
Il Ministro della Salute ha poi parlato di una “rivoluzione copernicana del Sistema Sanitario” che per la sua attuazione, però, richiede un ingente investimento di circa 20 miliardi. In primo luogo, bisognerà agire su quella che è la sanità digitale, un tasto dolente considerato che il Paese sul punto sarebbe rimasta molto in dietro. Inoltre, necessario è un potenziamento delle sanità locali ed una maggior attenzione verso il settore farmaceutico. Ma tramite quali mezzi? Per il Ministro è irrilevante il nome delle misure l’importante è che le risorse ci siano.
Epidemia, resta divieto di assembramenti
Nonostante il quadro epidemiologico il Ministro Roberto Speranza continua richiedere la massima prudenza. Proprio per preservare gli sforzi sino ad ora compiuti, ha dichiarato che la possibilità di contagio nei luoghi chiusi ancora sussiste. E che nei luoghi all’aperto bisognerà continuare ad evitare assembramenti.
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Sono tre e sono fondamentali le regole da seguire anche in questa fase tra: distanziamento, igiene e utilizzo della mascherina.
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