Facebook razzista. Una commissione interna avrà il compito di controllare se gli algoritmi del popolare social network siano razzisti
Ancora bufera contro i social network di proprietà del magnate Mark Zuckerberg. Sia Facebook che Instagram sono stati accusati di promuovere sessismo e razzismo attraverso i contenuti che propongono solamente a specifiche categorie di persone.
Per cui spesso le donne si ritrovano sulle loro bacheche annunci attinenti lavori di segretariato di più rispetto agli uomini. Allo stesso tempo, impieghi nel settore delle pulizie o come autisti appaiono nella homepage di gente appartenente a specifiche minoranze etniche.
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Assolutamente discriminatorio. Una squadra internazionale di esperti si occuperà della società di Zuckerberg per controllare se gli algoritmi che sostengono sia Facebook che Instagram siano effettivamente “sporcati” da pregiudizi razziali.
Ultimamente molti attivisti si sono messi in prima linea intimando grandi multinazionali come Coca Cola o Disney di non utilizzare più questi social network come veicolo pubblicitario per i loro prodotti.
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La rivista del MIT (Massachusetts Institute of Technology) spiega come saranno analizzati i metodi di apprendimento automatizzato che regolano gli annunci pubblicitari. Il problema è di difficile soluzione, alcune peculiarità usate per indirizzare gli algoritmi sono insite nel database. Inoltre Facebook deve anche affrontare la questione dei gruppi suprematisti o negazionisti dell’Olocausto attivi tra le sue pagine virtuali.
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