Molto spesso non dedicare alla propria mente una piccola pennichella può davvero risultare fatale per il prosieguo della nostra vita. Sono tanti gli incidenti di percorso che hanno riguardato disattenzioni dovute alla mancanza di sonno.
Alcuni imprevisti passati alla storia, causa dell’accumulo di stress al quale è sottoposto la mente sono la tragedia dello Space Shuttle o quella del misterioso “sbaglio” che ha provocato il disastro di Cernobyl.
“Errare umanum est” ma in determinati casi non vale il gioco della candela, perchè basta poco per entrare in uno status di confusione della mente per mettere a repentaglio la propria e la vita altrui.
Ecco perchè il ricercatore americano Wiseman ha lanciato al pubblico il rispetto della cosiddetta regola dei 90 minuti. Il riposo della mente deve essere intervallato, rispettando questa norma e recuperare una tacchetta di vita, proprio come avviene nei giochi di avventura, quando i protagonisti della scena assumono il classico antidoto, anche riposando per vedersi aumentare la propria energia vitale.
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Dunque programmare il riposo in questa maniera è cosa buona e giusta secondo il ricercatore statunitense. Medesimo discorso per quei fatidici 6 minuti, fondamentali per conservare le ultime energie e portare al termine la missione.
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