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I contagi da Covid-19 in Sicilia destano preoccupazione: il presidente Nello Musumeci si dice pronto ad applicare misure stringenti.
Il quadro epidemiologico, a livello nazione, sembrerebbe essere sotto controllo. Eppure in alcune regioni l’aumento dei casi inizierebbe a destare non poche preoccupazioni nelle amministrazioni locali. In particolar modo, a far suonare il campanello d’allarme i dati della Sicilia.
I numeri continuano a rimanere relativamente esegui, tuttavia da ben due settimane, si registra un raddoppio dei casi rispetto ai primi giorni del mese. Una circostanza che ha immediatamente destato preoccupazione, portando il Presidente Nello Musumeci a dichiarare senza remore che in caso la situazione dovesse peggiorare non esiterà ad attuare misure stringenti.
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Dall’inizio dell’epidemia ad oggi, il maggior numero dei contagi si è sempre registrato al Nord. Ancor oggi un terzo dei casi giornalieri continua a verificarsi in Lombardia. Una circostanza, però, che ovviamente non ha mai fatto abbassare la guardia al Mezzogiorno, dove in ogni caso i numeri sono stati sempre rilevanti.
Tra le regioni investite dal virus, ma sicuramente in maniera molto esigua considerata la densità abitativa, la Sicilia. L’Isola, però, oggi sarebbe toccata da un fenomeno che ha destato non poche preoccupazioni nella sua Amministrazione. Da due settimane, infatti, nonostante il numero contenuto dei contagi, sta registrando un vero e proprio raddoppio dei casi.
Un campanello d’allarme che ha condotto il presidente Nello Musumeci a dichiarare che se la situazione dovesse peggiorare, non esiterà a porre in essere misure stringenti. Una decisione, come riporta Il Giornale di Sicilia, che verrà assunta per tutelare la salute dei suoi cittadini, ma che inevitabilmente potrebbe rappresentare il colpo di grazia per il turismo già ampiamente vessato. Il settore che all’anno consegna nelle casse della Regione il maggior numero di proventi, quest’anno è ampiamente in crisi.
Di certo non si parlerebbe di lockdown, perché come anticipato i numeri sono relativamente esegui. Tuttavia la possibilità che si limiti il flusso di avventori potrebbe essere un’ipotesi non così remota.
Nel corso della seconda settimana di luglio, i casi di contagio erano stati in totale 17, nell’ultima settimana, invece ben 39. Attualmente i positivi risultano essere 181 rispetto ai 162 della settimana passata. A preoccupare anche l’aumento dei casi gravi: i ricoveri in terapia intensiva sarebbero 2. La maggior parte dei soggetti ad oggi colpiti dal virus sarebbero pauci/asintomatici, ciò però non significa che il virus abbia smesso di colpire.
Il centro con maggior numero di contagi resta la città di Catania. Nel corso della settimana che si appresta a concludersi proprio nel capoluogo di provincia orientale si sarebbero registrati alcuni focolai.
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La Sicilia, al momento, possiede un indice di contagio preoccupante: 0,88 molto vicina all’1. Un Rt che fino alle scorse settimane era, invece, pari a 0,43.
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