Coronavirus, il bollettino del 28 luglio: i dati dell’epidemia

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 28 luglio, ha reso noti i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Coronavirus
(Getty Images)

Appena aggiornati i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia da parte del Ministero della Salute. Stando all’aggiornamento odierno, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono salite a 246.488 con un incremento di 202 unità da ieri. Di questi 12.609 soggetti risultano essere attualmente positivi, ossia 28 in più della giornata di ieri. Tornano in calo i pazienti in terapia intensiva (-5) ad oggi 40 in totale. Salgono ancora i guariti: 198.756 in totale e 163 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 11 decessi che hanno portano il bilancio complessivo in Italia a 35.123.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata lunedì 27 luglio

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Nella giornata di ieri il Ministero della Salute, come di consueto ha reso noti i numeri dell’epidemia. I casi di contagio erano saliti a 246.286. In aumento ancora anche i soggetti attualmente positivi risultati essere 12.581. Salito anche il numero di pazienti in terapia intensiva ieri 45 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 198.593. Purtroppo, ieri si erano registrate ulteriori vittime che portavano il bilancio complessivo dei decessi a 35.112.

Nelle note della tabella sanitaria si leggeva che l’Abruzzo aveva corretto il numero relativo ai casi testati ed i tamponi che erano errati, mentre la Sardegna aveva ricalcolato i casi dopo aver inserito erroneamente due casi di positività. Infine, una delle vittime calcolate ieri era relativa alla scorsa settimana.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata domenica 26 luglio

Il Ministero della Salute nella giornata di domenica ha comunicato che i casi di contagio erano saliti a 246.118. Salivano ancora anche i soggetti attualmente positivi in totale 12.565, così come i pazienti in terapia intensiva, nel complessivo 44. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 198.446. Saliva il bilancio delle vittime che portavano il complessivo a 35.107 unità.

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Il ministro Speranza a Salvini: “Non dividiamoci su questioni fondamentali, serve unità”

Di fronte a una crisi e a un’emergenza come quella del Covid il Paese deve essere unito. Non dividiamoci su questioni fondamentali per il futuro dell’Italia. In questo momento sono rimaste tre regole: l’uso delle mascherine, la distanza di almeno un metro e il frequente lavaggio delle mani. Queste regole restano essenziali, non possono essere messe in discussione“. Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto questa mattina ai microfoni della trasmissione a Radio anch’io su Radio Rai Uno, che ha voluto rispondere al leader della Lega Matteo Salvini, il quale ieri in Senato aveva rifiutato di indossare la mascherina.

Il titolare del dicastero della Sanità ha poi proseguito affermando che il virus è ancora in circolazione, aggiungendo che sarebbe bello poter dire che l’emergenza sia completamente finita e tornare alla normalità, ma purtroppo non è così. “Certamente – spiega Speranza- siamo fuori dalla tempesta, da quelle settimane terribili marzo e aprile, ma non siamo in un porto. Per questo è fondamentale rispettare le tre norme anti contagio, tra cui l’uso delle mascherine“. Per il ministro, gli italiani hanno risposto bene all’emergenza, ma adesso è importante continuare questo percorso per provare ad affrontare l’ultimo scoglio prima dell’arrivo del vaccino.

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Covid-19, l’amministratore Irbm Di Lorenzo: “Vaccino pronto entro l’inizio del 2021”

L’Università di Oxford insieme alla Irbm di Pomezia potrebbe aver raggiunto l’obbiettivo vaccino anti-Covid. A dichiararlo Piero di Lorenzo, amministratore dell’azienda tricolore. Nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione Libero, ha infatti reso noto quando il vaccino potrebbe essere immesso sul mercato. Secondo le previsioni e gli andamenti delle sperimentazioni, si parlerebbe dell’inizio del prossimo anno.

Per quella data dovrebbero essere disponibili milioni di dosi, ha proseguito Di Lorenzo, sicché nell’arco di pochi mesi dovrebbe aversi una discreta copertura. Ovviamente, ha affermato, è molto probabile che i Governi rivolgeranno la loro attenzione verso le categorie più deboli al virus.


Ma come si è giunti al 2021? La sperimentazione dovrebbe terminare nel mese di settembre, dopo di che si resterà in attesa del via libera da parte delle agenzie regolatorie. Un procedimento abbastanza lungo, ma che secondo Di Lorenzo sarà assoggettato ad una sburocratizzazione: “Sono sicuro – ha dichiarato a Libero che i tempi saranno accorciati e l’autorizzazione verrà concessa a stretto giro. Giusto il tempo di vagliare scrupolosamente le risultanze scientifiche. Quando ChAdOx1 (nome del vaccino ndr) sarà stato verificato, sarà attuata la fornitura delle dosi“.

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