Massimo Galli replica alle affermazioni dei negazionisti che hanno spiegato come in Italia il pericolo non esiste più: “affermazioni inadeguate”. Anche Pregliasco al suo fianco
Un incontro per parlare della situazione in Italia al quale erano presenti tra gli altri, il leader della Lega Matteo Salvini, il critico Vittorio Sgarbi e il tenore Andrea Bocelli. Un dibattito che è salito agli onori della cronaca anche per via dell’affermazione di Matteo Salvini che in aula ha protestato e ha detto: “Io la mascherina non la metto”.
“Penso che tutto quello che è stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità“. È questa una delle primissime esternazioni di Massimo Galli che non ci sta rispetto a quanto è stato detto nell’incontro.
Armando Siri (Lega), tra gli organizzatori del dibattito, ha anche parlato di “eccessivo allarmismo” senza poi contare la frase di Salvini che definisce il bollettino quotidiano dei contagi un “terrorismo mediatico”. Queste e molte altre affermazioni hanno fatto sentire l’esigenza agli studiosi di fare delle puntualizzazioni a riguardo. Non è stato solo Galli infatti a ribattere.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, Fauci: “L’approvazione di un vaccino vicinissima”
Massimo Galli lo dice chiaramente: “nessuno di coloro che si sono espressi ha titolo per dare una opinione di tipo scientifico” sull’attuale andamento dell’epidemia. Ecco perché quanto detto lo definisce “inadeguato”.
Gli fa spalla anche Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale, che all’AdnKronos salute ha dato le sue precisazioni sull’uso della mascherina: “Dobbiamo ancora usarla, non se ne può ancora fare a meno” afferma in modo deciso. Secondo lo studioso la mascherina deve diventare un accessorio importante al pari degli occhiali da sole, da portare con sé e “usare quando serve”, ovvero nei luoghi chiusi e affollati e anche all’aperto quando è impossibile rispettare il distanziamento.
Secondo Galli il messaggio mandato dal convegno è sbagliato. È necessario dire alla gente quello che accade davvero: “che in Israele stanno per richiudere tutto dopo aver riaperto e in Catalogna ci sono problemi enormi”. Ma non serve guardare all’estero per capire che la situazione non è ancora sicura. Basta guardare ai focolai del nostro Paese, dice Galli, per capire che “il virus c’è ancora“.
LEGGI ANCHE -> Covid-19: i 21 farmaci che bloccano la replicazione del virus
Ecco perché è necessario prendere le dovute precauzioni per continuare a tenere aperto tutto. E le precauzioni, ribadisce l’esperto, non solo altro che uso della mascherina, misure igienico e distanziamento sociale. Perché quello che “è abbastanza chiaro – conclude – è che questo virus non si abolisce per decreto. Il virus è ancora tra noi”.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…