Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato dell’emergenza coronavirus ed ha risposto a Salvini che ieri non ha indossato la mascherina in Senato.
Con i numeri dell’epidemia sensibilmente più bassi, ma non completamente azzerati, le autorità italiane e molti esperti continuano ad invitare la popolazione a non abbassare la guardia. Tra questi anche il ministro della Salute Roberto Speranza che anche oggi ha ribadito l’importanza del rispetto delle norme anti contagio, utili a non far tornare il Paese nella situazione vista alcuni mesi fa. Speranza ha così risposto a Matteo Salvini che ieri in Senato aveva rifiutato di indossare la mascherina.
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Coronavirus, ministro Speranza a Salvini: “Il Paese deve essere unito”
“Di fronte a una crisi e a un’emergenza come quella del Covid il Paese deve essere unito. Non dividiamoci su questioni fondamentali per il futuro dell’Italia. In questo momento sono rimaste tre regole: l’uso delle mascherine, la distanza di almeno un metro e il frequente lavaggio delle mani. Queste regole restano essenziali, non possono essere messe in discussione“. Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto questa mattina ai microfoni della trasmissione a Radio anch’io su Radio Rai Uno, che ha voluto rispondere al leader della Lega Matteo Salvini, il quale ieri in Senato aveva rifiutato di indossare la mascherina.
Il titolare del dicastero della Sanità ha poi proseguito affermando che il virus è ancora in circolazione, aggiungendo che sarebbe bello poter dire che l’emergenza sia completamente finita e tornare alla normalità, ma purtroppo non è così. “Certamente – spiega Speranza- siamo fuori dalla tempesta, da quelle settimane terribili marzo e aprile, ma non siamo in un porto. Per questo è fondamentale rispettare le tre norme anti contagio, tra cui l’uso delle mascherine“. Per il ministro, gli italiani hanno risposto bene all’emergenza, ma adesso è importante continuare questo percorso per provare ad affrontare l’ultimo scoglio prima dell’arrivo del vaccino.
Speranza: “La priorità del Governo è tornare a scuola a settembre in piena sicurezza”
Per quanto riguarda la riapertura delle scuole in vista del nuovo anno scolastico, Speranza ha affermato che il Comitato tecnico scientifico, autore di un lavoro straordinario, si riunirà a fine agosto per fare una valutazione finale in merito. “È chiaro – ha aggiunto il ministro- che dobbiamo tenere un livello di precauzione elevato. In alcuni Paesi la riapertura delle scuole ha fatto rialzare la curva del contagio, come accaduto in Israele“.
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Una scelta dolorosa, per il ministro, quella di chiudere le scuole per via dell’emergenza, ma ritenuta indispensabile per la salute pubblica. Adesso, ammette il titolare del ministero, la priorità del Governo è quella di tornare tra i banchi a settembre, ma farlo in piena sicurezza.
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