A quasi due anni dalla strage nella discoteca di Corinaldo, la procura chiede dai 16 ai 18 anni di carcere per la cosiddetta “banda dello spray”.
Era la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 quando, durante un dj set di Sfera Ebbasta nel locale Lanterna Azzurra di Corinaldo, sei ragazzi spruzzarono dello spray al peperoncino, generando il panico. Il fuggi fuggi che ne seguì fu una vera e propria carneficina: sei morti, di cui cinque ragazzi ed una madre 39enne, che si trovava nel locale per accompagnare la figlia. Gli autori del gesto, giovanissimi e tutti originari del basso modenese, compivano già da tempo furti in luoghi particolarmente affollati, utilizzando simili stratagemmi. Ad oltre un anno e mezzo di distanza dai fatti di quella tragica notte, domani arriverà la sentenza in rito abbreviato del gup.
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Strage di Corinaldo, la procura chiede dai 16 ai 18 anni
Condanne molto pesanti quelle richieste dai pm nel rito abbreviato per la strage di Corinaldo. Dai 16 ai 18 anni per tutti e sei gli imputati, accusati di aver compiuto il gesto che ha fatto degenerare la situazione e provocato la strage. La pena più pesante è per Ugo di Puorto, autore materiale dell’atto, per il quale è stata chiesta una condanna a 18 anni. In virtù della scelta del rito abbreviato, la pena sarà comunque ridotta.
Il gup Paola Moscaroli delibererà domani in merito. Nel frattempo, gli imputati continuano a respingere le accuse di associazione e negano l’esecuzione dell’atto per il quale sono sotto processo.
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