Dall’inizio dell’epidemia, in poco più di quattro mesi, secondo una stima dell’Istat, in Italia sarebbero stati persi 600mila posti di lavoro.
Sono 600mila gli occupati in meno dall’inizio dell’epidemia da Covid-19 alla fine di giugno. A stimarlo è l’Istat che ha effettuato un’analisi sulla situazione in Italia. In una precedente rilevazione, l’istituto aveva calcolato che fino a maggio l’occupazione era scesa di 500mila unità. A questi preoccupanti numeri se ne affianca uno positivo: la ripartenza della ricerca di lavoro. Sarebbero 149mila i soggetti che sono tornati a cercare un’occupazione nel mese di giugno.
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Istat, crollano ancora i dati sull’occupazione: da fine febbraio persi 600mila posti di lavoro
L’Istat ha aggiornato i dati in merito all’occupazione in Italia in un rapporto pubblicato sul proprio sito. Secondo l’analisi dell’istituto, i numeri degli occupati nel nostro Paese è sceso di 600mila unità dall’inizio della pandemia (fine febbraio) a giugno, ossia 100mila unità in più rispetto alla fine di maggio. In calo anche le persone in cerca di un’occupazione rispetto allo scorso febbraio: 160mila in meno, mentre la categoria degli inattivi, ossia coloro che non hanno e non cercano un’occupazione, è salita facendo registrate un aumento di 700mila unità. Quest’ultimi, però, uno dei dati positivi della ricerca, sono scesi rispetto allo scorso mese, dato che evidenzia come da giugno 149mila cittadini senza un lavoro abbiano ripreso a cercarlo. Nel dettaglio, si evince dal rapporto Istat, questi soggetti sono per lo più uomini, 99mila, mentre sono 50mila le donne tornate nella categoria di chi cerca un lavoro.
Il tasso di disoccupazione è salito così all’8,8%, lo 0,6 in più rispetto a maggio. Maggiormente colpiti da questa impennata i giovani: rispetto allo scorso mese si è registrato un aumento di 1,9 punti per i soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni, per un totale del 17,6%, e di 1,6 punti per chi ha dai 25 ai 34 anni (59,3%).
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In controtendenza rispetto al quadro generale l’aumento di occupati tra gli uomini, 39mila in più rispetto a maggio, mentre tra le donne si è registrato un calo di 89mila unità parallelo alla crescita degli inattivi. In controtendenza anche il dato sugli occupati over 50 che sarebbero 102mila in più a giugno rispetto al mese precedente.
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