Strage di Corinaldo, condannata la banda dello spray: protestano i parenti

Strage di Corinaldo, condannata la banda dello spray: ma scoppia la rabbia dei parenti delle vittime per le pene ritenute basse

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Tutti ricorderanno la strage della discoteca a Senigallia causata dallo spray al peperoncino spruzzato sulla folla. Lo spray provocò il fuggi fuggi generale causando morti e feriti. E’ arrivata l’attesa sentenza del tribunale di Ancona. Per i giudici Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah sono colpevoli. Le pene vanno dai 10 ai 12 anni, troppo poco per i parenti delle vittime. “La procura della Repubblica prende atto della decisione del giudice – dichiara la procuratrice capo Monica Garulli – e si riserva di valutare le motivazioni della sentenza quando saranno depositate. Mi sembra doveroso sottolineare come grazie all’impegno e agli investigatori ci sia stata una celere risposta da parte delle Istituzioni dello Stato. La sentenza è infatti intervenuta a un anno e mezzo di distanza dai fatti”.

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Strage della discoteca

Capodanno discoteca 2019
Capodanno discoteca 2019

La procuratrice capo è soddisfatta nonostante furono chieste pene tra i 16 e i 18 anni. La celerità è il punto su cui batte il magistrato e dal quale trapela la sua soddisfazione. Tuttavia, non la pensano allo stesso modo i parenti delle vittime. Hanno fatto trapelare amarezza e puntano al secondo grado per avere più giustizia. Secondo loro le pene sono troppo basse.

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Nella notte tra il 7 e 8 dicembre del 2018 furono 200 feriti e 6 vittime: cinque adolescenti: Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Emma Fabini, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti; una mamma di 39 anni Eleonora Girolimini. Per quanto riguarda i reati contestati si tratta di: associazione a delinquere, omicidio preterintenzionale, lesioni personali ed episodi vari di furti e rapine.

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