Uno studio americano ha condotto delle ricerche secondo cui i neonati piangerebbero la notte per un assurdo motivo che non vi aspettereste mai
La scena è sempre la stessa. Una coppia in attesa, la felicità di comunicare l’arrivo di un nuovo membro della famiglia, baci e congratulazioni da parte di tutti.
Tra un pianto di commozione e urletti di gioia, arriva inesorabile la pacca del buontempone di turno che, dandoti una generosa pacca sulla spalla, dice: “Dimenticati di dormire la notte da oggi in poi.”
Non ha mica tanto torto. E’ l’incubo di tutti i neo-genitori, la paura di non riuscire più a riposare, di stressarsi e non far conciliare tutte le routine precedenti che non prevedevano solo svago, ma anche lavoro e responsabilità. Sicuramente è un fatto da mettere in conto nella decisione di metter su famiglia.
Così, quando finalemente il bebè sarà arrivato, le ore notturne diventano una partita di ping pong tra i genitori, un rimbalzo costante tra il “vai tu” e “no, è il tuo turno.”
Ma quali sono le cause che tengono un bambino sveglio la notte con pianti e strepiti? Ci hanno sempre insegnato che le motivazioni principali sono due: 1) ha fame; 2) vuole essere cambiato.
LEGGI ANCHE -> Dormire senza pigiama, cosa bisogna sapere al riguardo
Perchè i neonati piangono di notte. La verità che non ti aspetti
Cosa pensereste che se vi dicessimo che non vi hanno mai detto tutta la verità? Secondo uno studio americano, i motivi sono molteplici. Il pediatra T. Brazelton ne ha individuato sei: fame, noia, coliche, disagio, dolore, caldo o freddo eccessivo.
Ce n’è un settimo che non vi aspettereste mai. I bambini piangerebbero per far stancare i propri genitori ed impedire loro di avere rapporti sessuali, quindi di procreare nuovamente a breve distanza.
Proprio così, avete letto bene. Questo tipo di manipolazione ha dei connotati istintivi e biologici, non è ovviamente un atto consapevole. Il bambino tutela se stesso. Un secondo nato toglierebbe attenzioni e cure al precedente. Lo scopo è quello di aumentare il divario temporale tra due nascite.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
Uno dei ricercatori inoltre sostiene che : “La mortalità infantile è spesso associata alla nascita ravvicinata in termine di tempo di due fratelli, soprattutto nelle aree a basso reddito o dove le epidemie sono più frequenti.”
Gli esperti consigliano di stare attenti al linguaggio corporeo del neonato mentre piange, può essere rivelatore delle necessità di cui ha bisogno.
LEGGI ANCHE -> Cefalea cronica riconosciuta come “malattia sociale”