Il caldo estivo si fa pesante in questi ultimi giorni di luglio, due operai stroncati dalle alte temperature vicino a Pordenone e a Bologna
Due operai sono stato stroncati dal caldo mentre svolgevano il loro lavoro. Si tratta di due uomini, uno di 36 anni e l’altro 53enne, uccisi entrambi dalle altissime temperature registrate in questi giorni su tutta Italia. Un’estate anomala questa, con picchi di calore fuori norma che stanno coinvolgendo tutta la Penisola. Dopo la chiusura forzata del lockdown e l’emergenza Covid in cui siamo stati tutti forzatamente restati in casa senza lavoro e possibilità di divertirci, ora chi ha ripreso la propria attività lo fa spesso in maniera sfiancante per recuperare il tempo perso, spesso senza soste e turni sfiancanti.
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A risentirne in questo momento soprattutto gli operai che si occupano di manovalanza all’aperto, come i due lavoratori che hanno perso la vita oggi. Stessa dinamica per entrambi: calore eccessivo, sole cocente, una perdita di equilibrio e poi dei sensi. Le ambulanze sono arrivate subito ma non c’è stato nulla da fare.
Non conosciamo le generalità degli operai ma solo i fatti che li hanno portati alla morte. La prima vittima è un uomo di nazionalità romena che è morto dopo un’intera giornata di lavoro sotto il sole in un cantiere stradale di Rivarotta, vicino a Pordenone. Residente a Verona, il 36enne lavorava per una ditta della provincia di Padova e si stava occupando con alcuni colleghi degli scavi per la posa della fibra ottica. Si è accasciato a terra esanime nel tardo pomeriggio, i soccorritori giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
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Il secondo operaio morto lavorava invece su un sito nella periferia di Bologna, precisamente a Navile. L’uomo, un 53enne di origini polacche, stava lavorando con la sua squadra alla bonifica di alcuni canali, quando le temperature si sono alzate fino a sfiorare i 38 gradi e lui si è sentito male per un colpo di calore.
All’arrivo dell’ambulanza per lui non c’era più nulla da fare. Il medico legale e i carabinieri sono intervenuti insieme al personale della Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Ausl di Bologna.
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