In occasione del 40° anniversario della Strage alla stazione di Bologna il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: “Bisogna riaffermare il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia”
Quarant’anni fa alle 10:25 la Strage di Bologna. L’orologio della stazione emiliana ancora è fermo simbolicamente a quell’ora in cui un terribile attentato terroristico, il più grande della storia italiana, mise fine alla vita di 85 vittime innocenti e provocò oltre 200 feriti. Oggi, per il 40° anniversario della strage di Bologna il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: “Desidero riaffermare la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e alla città di Bologna, così gravemente colpiti dall’efferato e criminale gesto terroristico. Riaffermando, al contempo, il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia”.
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Strage di Bologna, Conte: “Siamo al fianco dei familiari delle vittime”
Su Twitter invece il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha scritto: “Quaranta anni dalla strage di Bologna. Siamo al fianco dei familiari, di chi crede nello Stato, dei magistrati impegnati a squarciare definitivamente il velo che ci separa dalla verità. Lo dobbiamo alle 85 vittime innocenti, lo dobbiamo a noi stessi”. Mentre Vincenzo Spadafora, ministro per lo Sport e per le politiche giovanili, sempre oggi per il 40° anniversario della strage alla stazione di Bologna ha dichiarato che Bologna e tutta l’Italia non possono dimenticare la ferita ancora aperta. L’orologio fermo, ha aggiunto sempre Spadafora, resterà così per simboleggiare la lotta e l’impegno contro ogni forma d’odio, terrorismo e guerra, sottolineando così l’importanza di resistere a ogni sopruso.
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Si sono uniti poi altri leader ed esponenti politici nel ricordare le vittime di 40 anni fa nel terribile attentato terroristico nell’Italia della Prima Repubblica.