Daniela Fumagalli, la madre dei due gemellini uccisi a Margno (Lecco) dal padre, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando di quanto accaduto.
È passato oltre un mese dalla tragedia consumatasi a Margno, in provincia di Lecco, dove Mario Bressi ha ucciso i suoi figli, due gemellini di 12 anni, e poi si è tolto la vita. A parlare di quanto accaduto, la moglie dell’uomo, Daniela Fumagalli che ha rilasciato un’intervista alla redazione del Corriere della Sera. La donna, che voleva separarsi da Bressi, ha manifestato il proprio dolore per la perdita dei due figli, Elena e Diego, una ferita che non potrà mai rimarginarsi.
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Gemellini uccisi a Lecco, la madre: “Come si fa uccidere due creature, i tuoi figli, con le tue mani?”
“Mario ha fatto quello che ha fatto per fare male a me. Ma ha tolto quelle sue creature al futuro che dovevano vivere. Non voglio, non posso, ricordarli come li ho visti l’ultima volta. Voglio ricordarli con il loro sorriso“. Inizia con queste dolorose parole l’intervista al Corriere della Sera di Daniela Fumagalli, la madre di Elena e Diego, i due gemellini di 12 anni uccisi dal padre, Mario Bressi, nella notte tra il 26 ed il 27 giugno scorso a Margno (Lecco). La donna prosegue ammettendo che il marito, il quale aveva problemi da molto tempo, ha compiuto un gesto impensabile e disumano: “Come si fa uccidere due creature, i tuoi figli, con le tue mani? Le mani di un padre dovrebbero servire per carezzare, rincuorare chi ti guarda come un riferimento, come la garanzia della protezione da tutti i mali del mondo“.
La signora Fumagalli, poi, si sofferma sui due figli: “Erano di conforto per tutti –spiega al Corriere della Sera– a cominciare dai nonni. Erano due bimbi che avevano un eccezionale rispetto, un’etica, delle regole. Mi mancano moltissimo, tutto mi parla di loro“. La madre di Elena e Diego ha proseguito spiegando di star provando a reagire, ad affrontare un dolore immenso così come le hanno insegnato i genitori. Daniela afferma di non provare odio, un sentimento che non le appartiene, ma piuttosto rabbia e tristezza: “E poi – riporta Il Corriere della Sera– su chi potrei riversare l’odio? Su qualcuno che non c’è più, che aveva una personalità deviata, che mi ha odiato profondamente? Sarebbe giusto ripagare con la stessa moneta?“.
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Infine, la donna chiude le sue dichiarazioni ammettendo di aver immaginato il suo futuro insieme ai suoi due figli, ma adesso dovrà abituarsi a vivere senza di loro, realizzando cosa è accaduto quella maledetta sera. “Devo stare con loro – conclude Daniela- per poter stare senza di loro“.
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