Viceministro Pierpaolo Sileri su una possibile seconda ondata: “È difficile”

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri è stato ospite del TPI Fest dove ha dichiarato che il verificarsi di una seconda ondata, a suo avviso, è molto difficile.

Pierpaolo Sileri
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (foto dal web)

Il Covid19 in Italia pare essere sotto controllo. I numeri parlano chiaro: rispetto anche alle nazioni limitrofe, il Bel Paese è quello che al momento possiede uno dei quadri più rassicuranti.

Una circostanza che ha creato uno spaccato all’interno della comunità scientifica. Da un lato c’è chi sostiene che il virus, ormai, sia scomparso dall’altro chi, invece, ritiene che sia ancora molto attivo e che quindi non bisogna abbassare al guardia.

Una posizione moderata, sul punto, giunge dal Governo, precisamente dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Ospite del TPI Fest! è stato intervistato in merito dal direttore del giornale Giulio Gambino.

Il viceministro ha dichiarato che l’emergenza, in senso strettamente medico, non c’è più e che il verificarsi di una seconda ondata è estremamente difficile.

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Pierpaolo Sileri ospite del TPI Fest!: “Seconda ondata improbabile”

(Getty Images)
(Getty Images)

Il viceministro Pierpaolo Sileri ospite al TPI Fest! avrebbe dichiarato: “Il virus – riporta la redazione di Tpi- c’è ed è ancora in circolazione. Fortunatamente, però, molto poco. Ciò grazie alle misure di prevenzione adottate ed quelle che oggi gli italiani coscienziosamente assumono. Se per emergenza – ha proseguito Sileri- in senso strettamente sanitario, si fa riferimento ad una situazione critica, allora questa non c’è più”. Ed ha aggiunto: “Ci sono zone del Paese con dei focolai che vanno ovviamente sedati, affinché non si inneschi nuovamente un’epidemia in forma aggressiva come accaduto nei primi mesi dell’emergenza“. Parole rassicuranti quelle di Sileri, ma che allo stesso tempo fanno comprendere quanto sia delicato l’attuale frangente.

Non sono mancate nel corso della sua intervista durante il TPI Fest! considerazioni sulla proroga dello stato d’Emergenza. Una questione che ha diviso sia il Parlamento che l’opinione pubblica. Sileri sul punto ha dichiarato: “Da quando è stato proclamato lo stato d’emergenza ad oggi non è cambiato niente. Semplicemente, con la proroga è consentito lavorare ‘on demand’ quando dovesse risultare necessario, ciò al solo fine di scongiurare una nuova epidemia“.

Proprio sul punto Sileri ha precisato: “Dobbiamo stare molto attenti, ma pensare ad una seconda ondata è difficile“.

In chiosa il viceministro ha voluto precisare la vicinanza al pensiero espresso dal dottor Zangrillo che suscitò non poche polemiche, ossia quello per cui il virus era clinicamente scomparso. “Io concorde con Zangrillo? Ho compreso cosa volesse dire. Il virus – ha affermato Pierpaolo Sileri– non circola molto e di conseguenza ‘clinicamente’ i casi gravi sono pochi. Ciò non si traduce nel fatto che il virus sia scomparso. Ho compreso quello che diceva Zangrillo: che il virus attualmente clinicamente non c’è, significa dire che è in circolo poco e che l’evidenza clinica è diminuita“.

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Parole rassicuranti quelle del viceministro Pierpaolo Sileri.

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