Non si placano gli incendi a L’Aquila. Di origine dolosa continuano ad avanzare arrivando nelle vicinanze di alcuni quartieri. Chiesto lo stato di emergenza
Non c’è pace a L’Aquila per via dei forti incendi divampati ormai diversi giorni fa che stanno mettendo in ginocchio il territorio. Le fiamme si allargano e non restano solo sui monti, ma si avvicinano anche al centro abitato a causa del forte vento. Una notte di inferno quella appena trascorsa nella cittadina. Per paura la gente è corsa in strada impaurita.
Una notte veramente difficile e che desta seria preoccupazione. L’incendio scoppiato prima nl bosco di Arischia, poi esteso verso quello di Cansatessa, è ormai confermato di origine dolosa. Sono stati trovati, infatti, gli inneschi che hanno dato origine alle fiamme che si sviluppano soprattutto di fronte il popoloso quartiere di Pettino.
Molti sono i video che compaiono in rete delle fiamme e le immagini fanno paura, soprattutto di notte. I roghi si vedono da ogni parte della città come si avverte l’odore del fumo anche nelle zone più distanti. Il timore più grande ora resta per le linee tagliafuoco, non è detto che reggano.
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Il Comune dell’Aquila, in serie difficoltà, ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza alla presidenza del Consiglio dei ministri. È da giovedì pomeriggio che gli incendi stanno flagellando il territorio, in particolare il quartiere Pettino, Cansatessa e la frazione Arischia. Il sindaco Pier Luigi Biondi grazie ai social comunica l’aggiornamento sullo stato dell’arte e ha informato anche il dipartimento di Protezione civile nazionale per chiedere degli aiuti concreti come il carburante per i mezzi aerei di soccorso direttamente all’aeroporto di Preturo.
“Nel corso della giornata – ha dichiarato il sindaco Biondi – sono stati censiti i residenti delle zone interessate dal perimetro del fuoco”. Le persone non sono poche: 1800 i residenti anche se solo 90, circa, si trovano nelle case immediatamente vicine alle fiamme. L’allerta è alta e circa 30 famiglie rischiano di essere evacuati dalle loro abitazioni.
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Tutto è già pronto e se le condizioni lo dovessero richiedere ci sarà il trasferimento con ordinanze già alla mano e il centro operativo comunale in riunione nel piazzale dell’Inail.
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