Palermo. Arrestato Leonardo Badalamenti. Il padre Gaetano era stato il mandante dell’omicidio di Peppino Impastato. La famiglia si era rifugiata in Brasile
Leonardo Badalamenti, figlio del boss di Cosa nostra don Gaetano, è stato arrestato a Castellammare del Golfo dagli agenti del centro operativo Dia di Palermo. Nei primi anni Ottanta la famiglia era fuggita in Brasile, creando anche lì una cellula di stampo criminale.
Sulla testa dell’uomo pendeva un mandato di cattura internazionale decretato dall’autorità giudiziaria di Barra Funda (Brasile). Gli vengono attribuiti reati per traffico di stupefacenti e falsità ideologica. Il provvedimento è stato emesso nel 2017 ma non era giunta notizia nel nostro Paese tanto che lo stesso Badalamenti non ne era a conoscenza. L’uomo infatti era tornato a vivere con la madre in provincia di Trapani ma spesso si faceva vedere nel suo paese d’origine vicino Palermo, Cinisi.
Il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo sostiene che Leonardo Badalamenti aveva arrogantemente ripreso possesso di una villa confiscata al padre, morto in carcere nel 2004. Impugnando una decisione della corte d’assise di Palermo che ha restituito quel bene alla famiglia Badalamenti, aveva addirittura cambiato la serratura al casolare. Tuttavia, il provvedimento non è ancora definitivo. Il comune di Cinisi ne ha fatto un centro per attività sociali. “Non lo restituiremo mai alla mafia”– ha detto il sindaco.
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Arresto Badalamenti: mandato di cattura internazionale
I carabinieri sono intervenuti venerdì scorsi per intimare lo sfratto a Badalamenti e con questo pretesto è emerso il mandato di cattura internazionale.
Nel 2009 il figlio di don Tano era stato già posto agli arresti in Brasile insieme ad altre 19 persone per associazione a delinquere, corruzione e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
E’ stato anche oggetto d’indagine per truffa ai danni della tentato una truffa in danno della Hong Kong Shanghai Bank, della Lehman Brothers e della HSBC, per un importo di centinaia di milioni di dollari americani. Le accuse sono cadute al processo tenutosi a Palermo, di conseguenza l’uomo decise di tornare in Italia.
Al momento è sotto custodia nel carcere Pagliarelli, in attesa della formalizzazione per l’estradizione.
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Nicola Morra, il presidente della commissione parlamentare antimafia ha dichiarato: “Peppino Impastato sarebbe contento di questa notizia. Rivolgeva sempre parole dissacratorie nei confronti di don Tano Badalamenti, al quale era anche legato da vincoli di parentela. Pagò con la sua vita per questo. Oggi il figlio è sotto arresto per traffico di stupefacenti.” Ha poi aggiunto: “Dovremmo recuperare la tenacia lo spirito antimafia di Impastato che, ancora oggi, sono custoditi nei ricordi di mamma Felicia e da Giovanni, suo fratello. Non solo per Cinisi ma per tutta l’Italia.”
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