Due ragazze di ritorno dalle vacanze sono risultate positive al Coronavirus. Paura a Catania per il contagio di un 17enne che ha partecipato a una festa con mille persone.
«Ai giovani chiedo più attenzione. Siete il principale veicolo del contagio». Con queste parole il Ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato un appello ai giovani cittadini italiani, al fine di limitare la diffusione del virus.
In particolare, le parole del Ministro fanno seguito a due episodi preoccupanti.
Il primo riguarda due ragazze di 18 anni, tornate positive dalla vacanza post maturità. Si erano aggregate ad altri coetanei in un viaggio organizzato per l’isola di Pag.
Il pacchetto comprendeva serate in discoteca, escursioni, e l’alloggio in camere da due a sette persone. Tornate a Padova hanno cominciato ad avvertire i primi sintomi, poi l’esito positivo del tampone.
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Tutti i contatti sono stati individuati e messi in isolamento domiciliare ma, al momento, non si sa quanti siano effettivamente i positivi tornati dalla vacanza.
Non meno preoccupante il caso del minorenne siciliano, risultato positivo al Coronavirus dopo aver partecipato ad una festa in una delle discoteche più popolari di Catania.
All’evento erano presenti mille persone: la voce e il panico si sono diffusi velocemente, ma si sta cercando di monitorare la situazione. Il ragazzo e i suoi familiari sono subito stati messi in isolamento domiciliare.
L’Asp ha disposto la quarantena anche per una trentina di persone che senza dubbio hanno avuto contatti con il contagiato. Inoltre, tutti coloro che hanno partecipato alla festa sono stati invitati ad isolarsi volontariamente.
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«Noi abbiamo un virus di ritorno, è chiaro che c’è ed è portato da fuori». É quanto affermato dal Presidente del Veneto Luca Zaia, preoccupato per l’aumento di contagi in Regione (183 nelle ultime 24 ore).
E prosegue « Stamattina abbiamo sentito i direttori sanitari e tutti ci hanno confermato questo leitmotiv. Abbiamo il virus da rientro da veneti che sono andati in vacanza e se lo portano a casa. Abbiamo individuato casi dalla Spagna, dal Perù, da Malta, 8 ragazzi dall’isola di Pag, in Croazia, da Corfù».
Per questo Zaia ha invitato i concittadini alla massima prudenza: «Se uno vuole la sicurezza deve restare nei nostri Paesi e, se decide di andare all’estero, non deve assolutamente abbassare la guardia».
E aggiunge: «Io direi che bisogna fare molta attenzione, Non è colpa dei croati o dei maltesi, funziona così. Noi siamo usciti dal tunnel, altri Paesi sono ancora nel tunnel».
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La situazione diventa ancora più preoccupante se si osservano gli ultimi dati trasmessi dall’Oms. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i contagi sono aumentati per sette volte tra i bambini, per sei tra i ragazzi.
Il motivo è da ricercare nei seguenti fattori: la diagnosi precoce e i test erano effettuati su persone con sintomi gravi che hanno interessato soprattutto i più anziani.
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