Incendi in Italia, i numeri forniti da Legambiente e le soluzioni per arginare il fenomeno

I danni arrecati dagli incendi hanno una durata nel tempo inimmaginabile, si parla di 100 anni. Numeri spaventosi che si traducono nella pratica impossibilità di ristabilire degli equilibri all’interno di un ecosistema ormai altamente compromesso. La biodiversità, una volta minata, ha sempre meno chance di poter essere ristabilizzata. A ciò si aggiunge un grido di protesta di Legambiente che punta il dito contro i Comuni, i quali non censirebbero tempestivamente tutti gli incendi che si verificano nell’area di loro competenza.

Riforma Madia: limiti e potenzialità

Legambiente si sofferma anche sulla cosiddetta riforma Madia (nome del Ministro che l’ha varata). In forza di quest’ultima, la gestione degli incendi è di esclusiva competenza dei Vigili del Fuoco. Secondo l’associazione ambientalista è giunto il momento di rivedere il sistema. I pompieri hanno a disposizione non solo poche risorse umane, ma anche un’esigua quantità di mezzi. Inoltre, i loro metodi di intervento non si sono adattati ai molteplici e vari rischi rimanendo limitati alle modalità di affrontare un incendio all’interno di un contesto urbano. Non quindi rimodulata per fronteggiare le ostilità di un territorio differente ed ostico.

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Incendio
(Getty Images)

Ad avviso di Legambiente tramite un’intesa con le Autorità centrali, potrebbe pensarsi all’istituzione di punti di pronto intervento nelle zone che manifestano alto tasso di rischio. A ciò si aggiunge che così facendo non si annullerebbe la pluridecennale esperienza sul campo dei Direttori Operazioni Spegnimento.

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M.S.

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