Ginevra di nove anni scrive al sindaco: “Basta mascherine per terra“. Aumentano infatti il numero di rifiuti usa e getta lasciati per terra
LUCCA – L’emergenza Covid non ha frenato la brutta abitudine di certe persone di gettare a terra i rifiuti, e in questo momento storico in particolare guanti e mascherine monouso utilizzati per la protezione individuale. Scossa per questa barbara pratica, Ginevra, una bambina di 9 anni residente a Lucca, ha scritto una lettera al sindaco del suo comune per fare un appello accorato affinché provveda a fare qualcosa per punire i trasgressori.
“Signor Sindaco mi chiamo Ginevra, sono in terza elementare e le vorrei proporre una campagna dal nome No mascherine No guanti in terra. Visto e considerato che d’ora in poi dovremmo usare questi dispositivi, vorrei che non fossero buttati in terra sia per il rischio del contagio che per il decoro urbano”.
Il sindaco Bruno Murzi questa mattina l’ha accolta in comune per confrontarsi con lei: “Ginevra mi ha mandato una lettera che mi ha molto colpito in cui evidenziava criticità che combattiamo quotidianamente. Il nostro paese è particolarmente attento al decoro, ma soprattutto d’estate aumentando il numero della popolazione, aumenta purtroppo anche quello degli incivili”.
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“Ho spiegato a Ginevra durante il nostro incontro – prosegue il sindaco – che è nostra intenzione sia fare un’ordinanza sanzionatoria per chi getta le mascherine e i guanti a terra, così come adottare misure restringenti in merito ai mozziconi di sigaretta e nello stesso tempo organizzare una campagna informativa ed educativa mirata a contrastare ogni azione di inciviltà. Sono però le azioni come quelle di Ginevra che fanno sperare in un futuro migliore per l’ambiente, piccoli grandi gesti da cui gli adulti dovrebbero prendere esempio”.
Durante l’emergenza Coronavirus l’inciviltà non si ferma, infatti sempre più spesso vediamo mascherine e guanti in lattice buttati per terra e ai lati delle strade. Le mascherine e i guanti, inoltre, sono prodotti di tipo plastico o di tale origine e pertanto non biodegradabili. Se non correttamente smaltiti alimentano il problema della plastica negli oceani, che ogni anno registra numeri spaventosi ovvero 8 milioni di tonnellate.
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Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha dichiarato che si tratta di rifiuti pericolosi per salute e natura. “Le persone che abbandonano oggi questi oggetti sono le stesse che prima abbandonavano altro per strada, senza alcun rispetto”, ha detto, “Certo che ora, dato il tipo di rifiuto potenzialmente infetto, questo atteggiamento è ancora più grave”.
Si stima che in Europa ogni persona produca in media mezza tonnellata di rifiuti l’anno, ovvero 20 chili a settimana per abitazione.
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