“Mia figlia non avrebbe mai fatto male nè a se stessa, nè al bambino, lo ama troppo” – queste le parole di Luigino Parisi, padre di Viviana che, straziato dal dolore, ha lasciato la città di Torino dove risiede per andare in Sicilia, nel luogo della morte della figlia.
“Me l’hanno ammazzata, qualcuno le ha fatto del male.” L’uomo, autista Gtt, ha sperato fino all’ultimo che il corpo della donna trovata a Caronia non fosse quello della sua ragazza. Non nascondendo il dolore e con il cuore a pezzi teme ancora per il destino del nipote il piccolo Gioele di 4 anni. “Dove può essere finito? Qualcuno potrebbe averlo rapito? Se fosse stato attaccato da un animale ci sarebbero le tracce. Quanto può essere andato lontano un bambino così piccolo da solo, senza la sua mamma?”
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Luigino Parisi pensa che questa tragedia potesse essere evitata se qualcuno fosse intervenuto tempestivamente: “Com’è possibile che nessuno l’abbia fermata mentre si allontanava dopo l’incidente? Cosa hanno fatto i testimoni? Qualcuno poteva aiutarla. Potrebbe aver incontrato il suo aggressore nei boschi. Dov’è Gioele?”
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