Coronavirus, il bollettino dell’11 agosto: 412 nuovi casi

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 11 agosto, ha reso noti i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Coronavirus
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Nuovo aggiornamento dell’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio sono saliti a 251.237 con un incremento di 412 unità in più di ieri. In aumento, come ormai da giorni, anche i soggetti attualmente positivi (+193) che risultano essere 13.561. Sono 49 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3 in più di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza ammontano a 202.461 (+213). Nelle sole ultime 24 ore si sono registrati 6 decessi che hanno portato il bilancio complessivo delle vittime a 35.215.

Nelle note della tabella sanitaria si legge che la Calabria ha segnalato che i due casi di Crotone sono relativi al focolaio del Cara (migranti), mentre il caso a Cosenza riconducibile ai giovani rientrati da Corfù. Il Friuli Venezia Giulia ha corretto il totale dei decessi, in quanto non era stato segnalata una vittima deceduta in data 12/07. Infine la Sicilia ha reso noto che degli 89 nuovi positivi al tampone, 71 sono extracomunitari sbarcati sulle coste regionali.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 10 agosto

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Il Ministero della Salute ha reso noto che i casi di contagio totali ieri erano 250.825. Salivano anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 13.368, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 46 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 202.248. Si aggrava, infine, il bilancio dei decessi giunto a 35.209.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 9 agosto

Nella giornata di domenica i casi di contagio erano saliti a 250.566. Di questi i soggetti attualmente positivi erano 13.263 in totale. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva, 45, così come il numero delle persone guarite che ammontavano dall’inizio dell’emergenza a domenica a 202.098. Il numero complessivo dei decessi aveva raggiunto le 35.205 unità.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 9 agosto: aumentano i positivi attuali

Covid-19, il professor Pelosi: “Non deve passare il messaggio che tutto è superato”

Il presidente del Collegio italiano dei docenti universitari di area critica e ordinario di anestesiologia, Paolo Pelosi, in un’intervista alla redazione di Quotidiano.net, ha parlato dell’epidemia da coronavirus e dell’attuale situazione sanitaria nel nostro Paese. Pelosi ha spigato che il numero giornaliero dei casi è enormemente inferiore a quelli visti nei mesi scorsi e molti di questi sono asintomatici, ossia che non necessitano di un ricovero in ospedale. A scendere vertiginosamente anche i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani e l’incremento giornaliero dei decessi. Secondo il professore, a funzionare sarebbero stati il lockdown, imposto dal Governo, e l’igiene che hanno scendere la carica virale del virus rendendo meno aggressiva l’infezione. “Più dell’80% dei decessi segnalati –spiega Pelosi- si riferisce a persone molto anziane, con una sovrapposizione di più patologie, degenti da due o tre mesi, forse nemmeno più positivi al tampone“. Questi pazienti, spiega il professore, subiscono delle conseguenze di un danno irreversibile ai polmoni, anche se questa infezione colpisce cuore, reni e sistema nervoso centrale.

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Covid-19, durante il lockdown registrato un calo di morbillo: lo studio dell’ECDC

Erano 10 anni che non si registravano così pochi casi di morbillo nel periodo in cui questa malattia si presenta con frequenza. Si parla dei mesi da gennaio a maggio, che quest’anno è coinciso con il lockdown causa pandemia da Covid-19.

A rendere noto il dato Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC), il quale ha pubblicato il rapporto su Eurosurveillance. “L’alta stagione del morbillo” quest’anno ha registrato valori bassissimi: ad essersi manifestati solo 1.917 casi in ben 30 Paesi Europei. È dal 2010 che non si riscontravano valori minimi di tal genere. Inoltre, si è notato un drastico calo, nello specifico, tra il mese di gennaio ove i casi sono stati 710, mentre in quello di maggio 54.

Quanto all’Italia, anch’essa è rientrata in questa anomala inversione di tendenza. Nel Bel Paese sempre nei primi 5 mesi dell’anno sono stati 96, di cui 52 a gennaio – rispetto ai 152 di media- 35 a febbraio e solo 9 a marzo. Nei mesi di aprile e maggio, invece, nessuno.

Questo strano andamento del morbillo ha coinciso con il lockdown istituito sull’intero Stivale che potrebbe, quindi, aver avuto un’influenza di non poco conto.

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Coronavirus: il pericolo viene dall’estero. Test rapidi in aeroporto

I casi di importazione, come continua a far presente tutta la comunità scientifica, al momento per l’Italia rappresentano il maggior fattore di rischio. Il flusso turistico nonché i rientri dall’estero stanno facendo registrare un nuovo aumento dei positivi.

Ed infatti, da un lato il quadro epidemiologico dell’Italia è il più roseo d’Europa, dall’altro paesi come Spagna e Francia sono ancora stretti nella forte morsa del virus. Il Ministero della Salute, per correre ai ripari e scongiurare una nuova seconda ondata dell’epidemia sta pensando ad alcune misure da porre in essere per limitare i contagi.

Il Ministro Roberto Speranza avrebbe palesato tre possibili opzioni: quarantena, tamponi e test rapidi.

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Sono tutte misure, queste, che dovrebbero scongiurare l’ipotesi di una recrudescenza dell’epidemia anche in Italia dove al momento stanno iniziando a registrarsi nuovamente un alto numero di casi, con valori molto simili a quelli del mese di aprile.

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