Covid-19, due positivi alle Poste di Palermo: scattano le misure di sicurezza

Due addetti del centro meccanico di smistamento delle Poste di Palermo sono risultati positivi al Covid-19, circostanza che ha fatto scattare tutti i controlli del caso.

Poste Italiane
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Allerta a Palermo, dove si è registrato un nuovo caso di coronavirus al Centro meccanico di smistamento delle Poste in via Ugo La Malfa. Dopo la dipendente alla lavorazione delle raccomandate, il cui risultato del tampone era arrivato nella giornata di ieri, un secondo addetto è risultato positivo. Per tale ragione, le autorità sanitarie hanno disposto i tamponi per i 50 dipendenti del centro che sono stati messi in isolamento. L’addetta risultata positiva ha accusato una febbre ed alcuni malori, condizioni che comunque non hanno richiesto il ricovero in ospedale. Per permettere il regolare svolgimento del lavoro all’interno del Centro, l’azienda ha richiamato alcuni addetti da altre sedi.

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Palermo, salgono a due i dipendenti positivi al centro meccanico di smistamento delle Poste

Coronavirus
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Salgono a due i contagi presso il centro meccanico di smistamento delle Poste in via Ugo La Malfa a Palermo. Si tratta di due addetti risultati positivi al test per il Covid-19. Il primo caso, la dipendente, che si occupa della lavorazione delle raccomandate, è stato scoperto nella giornata di ieri, lunedì 11 agosto, mentre oggi è arrivata la notizia di un secondo contagio. All’esito del tampone, come riporta Repubblica, il direttore del centro ha rimandato a casa i dipendenti segnalandone 50 all’Asp del capoluogo siciliano che ha fatto scattare le misure di prevenzione. Le autorità sanitarie hanno, dunque, provveduto a disporre i tamponi per i lavoratori e li hanno messi in isolamento domiciliare. Scattate anche le indagini per risalire a tutti i soggetti con cui la donna può essere entrata in contatto negli ultimi giorni.

Le condizioni della donna positiva, che ha accusato alcuni malori ed una febbre, non hanno richiesto il ricovero in ospedale. L’azienda, come riferisce Repubblica, ha immediatamente provveduto a trovare una soluzione per non interrompere il lavoro presso il grande centro di smistamento richiamando alcuni addetti da altre sedi. Intanto i locali sono stati chiusi e sanificati.

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In merito ha parlato ai microfoni dell’AdnKronos, Maurizio Affatigato della Cisl che si è complimentato con la tempestività dell’azienda nel provvedere per affrontare la situazione. Inoltre, spiega Affatigato, il contagio potrebbe essere stato contenuto, dato che da mesi, già alcuni operai, dei 200 totali che conta il Centro, sono stati messi in smartworking. La speranza, conclude il membro della Cisl, è che in breve tempo si risalga alla rete dei contatti e si eseguano i tamponi necessari.

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