Il numero uno dell’Omssi rivolge ai ragazzi di tutto il mondo e ricorda loro quanto sia importante il loro ruolo nella battaglia alla pandemia
Un appello tutto diretto ai giovani quello mandato dall’Oms proprio oggi, 12 agosto 2020. Nel cuore dell’estate post Covid l’Organizzazione mondiale della sanità chiama a raccolta i giovani nella Giornata mondiale della gioventù.
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, affida ai ragazzi di tutto il mondo un messaggio importante per quanto riguarda la pandemia. Ricorda loro quanto anche le loro azioni, i modi di fare e comportarsi siamo importanti in questo momento così delicato che il pianeta sta affrontando. Un ruolo importante quello giocato dai giovani ricorda Tedros Adhanom Ghebreyesus sia per quanto riguarda la prevenzione che la risposta ad affrontare le difficoltà.
L’oms ha ricordato che i giovani sono influenti in una doppia partita: da una parte non devono dimenticare che “possono trasmettere Covid-19 a persone vulnerabili (over 60 e con malattie pre-esistenti)” ma dall’altra è importante celebrare anche il loro “il contributo positivo” nella lotta a questo virus subdolo.
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I giovani facciano “la loro parte per fermare la diffusione del coronavirus” perché solo “lavorando insieme, tutti noi, vecchi e giovani, di ogni parte del mondo, possiamo superare la pandemia di Covid-19”.
Queste le parole del direttore generale dell’Oms rivolte ai ragazzi di tutto il mondo per ricordare come la loro azione sia influente nella lotta al coronavirus. Un virus che ha messo in ginocchio l’intero pianeta e che “oltre al costo umano, sta influenzando le economie, l’occupazione, i sistemi educativi e sanitari” ha detto il direttore senza indugi.
Ogni di noi, giovani e non, deve comprendere il rischio legato alle attività che si compiono ogni giorno pensando anche a proteggere la salute prevenendo “la diffusione del virus”. I giovani, soprattutto hanno una “responsabilità collettiva di aiutarci a fermarne la diffusione”, ha dichiarato Tedros in una conferenza stampa.
Proprio per questo i giovani di tutto il mondo non solo devono affrontare nuove sfide ma anche incertezze tutte diverse rispetto al passato. Le attività a cui si espongono sono quelle che il numero uno dell’Oms definisce le “3C”, ossia: “crowded places” (i luoghi affollati), “close-contact settings” (situazioni di stretto contatto) e “enclosed spaces” (spazi ristretti e chiusi)”.
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“Pensate in grande e siate audaci” questo l’appello conclusivo di Tedros verso i giovani che loda per creatività ed idee, sulle quali i “grandi” credono molto. “La vostra voce e il vostro impegno sono più necessari che mai – ha ricordato e concluso – oggi che il mondo è chiamato a rispondere a questa crisi senza precedenti”.
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