Il National Institute of Health in collaborazione con l’Università di Pisa ha condotto una ricerca su 11 adulti in sovrappeso. I risultati sono poi stati pubblicati sulla rivista specializzata «Metabolism Clinical and Experimental». Scopriamo cosa ne è venuto fuori.
La sperimentazione è stata portata avanti a Phoenix, Arizona, nella clinica del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Disease (NIDDK). Per un periodo di 6 settimane i soggetti presi in esame sono stati sottoposti ad una dieta ipocalorica e il loro dispendio energetico è stato rilevato per 24 ore all’interno di una camera metabolica.
E’ emerso come il metabolismo sia variabile da persona a persona, il conseguente smaltimento delle calorie assunte non è uguale per tutti. Paolo Piaggi, bioingegnere dell’Università di Pisa che ha contribuito allo studio, ha spiegato che alcuni soggetti tendono a perdere meno peso perché, in caso di privazione, il loro metabolismo si adatta e tende a rallentare, a conservare energia. In un certo senso è come se entrasse in modalità carestia. Di conseguenza può capitare che una persona dimagrisca meno rispetto ad un’altra che ha un metabolismo più attivo nonostante seguano lo stesso regime dietetico.
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Proprio per evitare questo adattamento da parte del nostro corpo è necessario affidarsi alle cure di un esperto nutrizionista che studi un piano alimentare preciso e adatto alle nostre esigenze. Assolutamente al bando le diete fai da te o quelle che prevedono drastici digiuni che, come spiegato, hanno esattamente l’effetto contrario.
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