L’insonnia è certamente una patologia che non va trascurata. Sono molte le persone che non riescono a dormire bene la notte.
L’insonnia, se prolungata, cagiona dei danni fisici e psichici che emergono solo quando cominciano ad essere irreversibili. Ecco perché bisogna intervenire prontamente.Secondo gli esperti, gli adulti dovrebbero dormire tra le 7 e le 9 ore a notte ma solo una piccola parte riesce a raggiungere questi traguardi. Lo stress infatti della vita di tutti i giorni non consente all’organismo di dormire bene. Un’atteggiamento questo che si tramuta in stanchezza nel corso della giornata e nervosismo.
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Insonnia, quali sono i segnali da non sottovalutare
Addormentarsi appena ci si mette a letto, è certamente un campanello d’allarme: sul punto, gli esperti vanno oltre indicando i tempi minimi necessari per addormentarsi, tra i 15 ed i 20 minuti. Addormentarsi davanti la TV o in generale durante le ore del giorno sicuramente dimostra una scarsa qualità del sonno notturno; il fisico cerca infatti di recuperare le energie di cui ha bisogno per affrontare la giornata. Parimenti, se la mattina si ha fatica a svegliarsi, spesso questo non è indice di pigrizia ma di cattiva qualità del sonno.
Sono numerose le conseguenze nocive dell’insonnia: questa patologia infatti incide su tutto l’organismo, alterando la concentrazione o provocando dei problemi di peso. Lo stress che può essere correlato ad un cattivo riposo notturno, può favorire infatti la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
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Pasti sani ed un buon allenamento fisico da svolgere durante la giornata – si sconsiglia la sera – possono aiutare a migliorare il ciclo sonno-veglia. Se questi accorgimenti dovessero risultare inefficaci, è sempre bene rivolgersi ad un medico.
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