Viviana Parisi, l’esito dell’autopsia dà un primo indizio

L’esame fatto sul corpo di Viviana Parisi parla di “ferite compatibili con una caduta dall’alto” ma tutte le strade restano ancora aperte

Viviana Parisi
Viviana Parisi (foto dal web)

“Numerose fratture e ferite compatibili con una caduta dall’alto” è questo il primo esito dell’autopsia fatta sul corpo di Viviana Parisi, la dj scomparsa a Messina dopo un incidente stradale insieme al suo figlioletto di 4 anni Gioele. Il suo corpo è stato ritrovato dopo sei giorni dalla sparizione nelle colline sopra Caronia lo scorso sabato, di Gioele ancora nessuna traccia invece.

L’indicazione dell’esame autoptico induce a pensare che la donna potrebbe essere caduta dal traliccio dell’Enel sotto al quale è stata ritrovata ma sul quale, secondo la perizia, lei non è salita. Solo un’ipotesi su un’inchiesta che è un vero rebus.

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Viviana Parisi, attesa lunga per i risultati specifici

mamma e figlio scomparsi
(foto dal web)

Il corpo malridotto della 43enne non riesce a dare indicazioni precise nel breve tempo e serviranno almeno 90 giorni per avere dei risultati specifici.

Lo ha detto Elvira Ventura Spagnolo, la dottoressa che ha eseguito l’esame, nominata dalla Procura insieme con la collega Daniela Sapienza: “Tra 90 giorni saremo in grado di dare dei risultati – ha spiegato al termine dell’autopsia – ma le lesioni riscontrate sul corpo di Viviana al momento sono compatibili con tutte le ipotesi”.

Non si può escludere nulla al momento per l’esperta che ha detto a chiare lettere che si lavorerà per “esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte”.

Sul corpo di Viviana ha lavorato anche l’entomologo, Stefano Vanin, il superconsulente esperto di insetti sui resti umani. Più di tre ore di esami e anche un sopralluogo nel posto del ritrovamento del corpo della donna dal quale ha prelevato una parte di terriccio.

Il motivo? Lo stato del cadavere di Viviana non è dei migliori e per effettuare la stima dei tempi del decesso servono dei “metodi indiretti, si guarda a come l’ambiente ha interagito” ha spiegato Vanin. Saranno le uova di insetti raccolte che diranno da quanto tempo era morta la donna unendoli ai dati meteorologici: “Dipenderà perciò dalla velocità della Regione Sicilia nel fornire queste informazioni”, ha aggiunto Vanin.

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Viviana Parisi, gli psicofarmaci ed i problemi di salute

Viviana Parisi
(foto dal web)

Omicidio, suicidio o incidente? Resta ancora il buio sulla morte di Viviana, dj di successo che stava attraversando un periodo di depressione. Non era un periodo facile per la mamma di Gioele, lo aveva anticipato la cognata, la sorella del marito e ora è arrivata anche l’ammissione da parte dell’avvocato Pietro Venuti che con Claudio Mondello assiste la famiglia del marito, Davide Mondello.

Viviana assumeva psicofarmaci a causa di alcuni problemi di salute, lo dice senza giri di parole l’avvocato: “La signora Viviana, mamma premurosa, aveva purtroppo dei problemi di salute: è stata a lungo in cura nelle strutture pubbliche e prendeva psicofarmaci. Il Covid ha riacutizzato i problemi e quindi è chiaro che l’ipotesi del suicidio è possibile”.

Le speranze di trovare vivo Gioele si affievoliscono ma non scompaiono. Di lui ancora, dopo una settimana dalla scomparsa non c’è ancora alcuna traccia. Per il nonno paterno di Gioele, Letterio Mondello, il piccolo potrebbe essere stato vittima di un momento di smarrimento della mamma, turbata ormai da diverso tempo da una malattia che definisce oscura: “Viviana è stata con noi tre mesi durante il Covid. Era molto turbata e l’hanno anche ricoverata – ha confessato – Ma era dolcissima e brava e non abbandonava mai il figlio. Non lo dava a nessuno, nemmeno a mia moglie”.

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Viviana Parisi
(foto dal web)

Le sue speranze di rivedere vivo il nipote sono quasi nulle: “Se spero di rivedere il piccolo vivo? No, io penso di no dopo tanti giorni…”, si è lasciato andare nella confessione rilasciata al Corriere della Sera.

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